Stanchi delle solite zucche, scheletri di plastica e leggende d’oltreoceano? Per questo Halloween scegliete di vivere una storia assolutamente vera, in un posto dove il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti è labile come le linee su un volto di una statua di marmo illuminate da un cero votivo, e il culto si veste di autentica pietas umana. La meta, Le Fontanelle, l’immenso e antico cimitero sotterraneo al Rione Sanità di Napoli, che più volte è stato promesso di chiudere, ma le cui «capuzzelle» (i teschi) sono stati «adottati» dalla pietà popolare. E che è ricco di leggende: c’è quella del capitano spagnolo innamorato di una popolanae latore della morte sua e dell’incauto sposo, quella del cranio di donna Concetta (se si esprime a suo nome un desiderio e lo si vede “sudato” di certo si avvera), lo scheletro di una bambina dal volto mummificato, adornato con un pizzo bianco riposto in una bara colma di giocattoli persi nel tempo. Anime da pregare per chiedere il loro intervento nella vita di tutti i giorni (e, perché no, qualche numero).