“Belli da morire” è il titolo del viaggio teatrale alla scoperta della parte antica e monumentale del cimitero di Lecce, un labirinto architettonico e scultoreo di decorazioni, memorie, retoriche, affetti, nostalgie, attestazioni di fede e sommesse laicità. L’iniziativa si sta svolgendo nell’ambito di FaiMarathon, la maratona che “si corre con gli occhi” per visitare in tutta Italia luoghi inconsueti o di difficile accesso, ma di rilevante valore storico, artistico e ambientale. E la città dei morti di Lecce è sicuramente un luogo inconsueto: ha iniziato a prendere forma alla metà dell’Ottocento, è attigua al Monastero degli Olivetani e impreziosita dal complesso architettonico della Chiesa dei SS. Niccolò e Cataldo.