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9 ottobre. L’anniversario della tragedia del Vajont.

Il ricordo di quella notte del 9 ottobre 1963 è ancora vivo in tutti noi” dichiara il presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia Franco Iacop in merito al disastro del Vajont del quale ricorre il 55° anniversario. “E fa ancora più male se andiamo con la memoria  al sisma del Friuli, che spezzò con la sua forza distruttrice altre mille vite.
Due tragedie a distanza di pochi anni che hanno segnato profondamente la nostra regione, due tragedie che hanno in comune un grandissimo numero di vittime, ma così differenti tra loro: il terremoto è una imprevedibile calamità naturale, il Vajont è stato un disastro naturale annunciato, dovuto alla superficialità umana. Perché il nome dato al monte da cui si staccò l’enorme frana è “Toc”, che in friulano e’ l’abbreviazione di “patoc”, che significa “marcio”, “fradicio”.
Da solo questo nome spiega perché quella diga non andava costruita li’.
Oggi però siamo qui a ricordare con grande commozione e immutato dolore le vittime del Vajont
 perché ricordarle significa non solo portare loro quel rispetto che è dovuto, significa soprattutto non consegnarle all’oblio, mantenere viva la memoria per dare forza e speranza a una comunità che è stata annientata e che ha avuto il coraggio di rimboccarsi le maniche e andare avanti.
Quello stesso coraggio che ha permesso tredici anni dopo di superare anche il terremoto, coraggio che è il segno distintivo della nostra gente, senza il quale due tragedie di queste dimensioni non sarebbe stato possibile affrontare e vincere“.

fonte: www.meteoweb.eu

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