Il Santo del giorno 28 marzo: San Castore.

Nome: San Castore
Titolo: Presbitero e missionario
Morte: 13 febbraio 400 circa, Karden (Germania)
Ricorrenza: 28 marzo
San Castore nacque probabilmente in Aquitania, nell’attuale Francia, durante il IV secolo.
Studiò le lettere e si trasferì a Treviri, una delle più importanti città dell’Impero romano d’Occidente.
Qui si formò sotto la guida di Massimino, vescovo della città, che lo ordinò prima diacono e poi presbitero.
La missione a Karden lungo la Mosella
Dopo l’ordinazione, Castore si trasferì a Karden, un piccolo centro lungo il fiume Mosella.
In questa regione svolse un’intensa attività missionaria, fondando una piccola comunità cristiana.
La sua predicazione contribuì alla diffusione del cristianesimo nella Germania occidentale.
Viveva in semplicità con alcuni compagni, secondo uno stile di vita che anticipava la tradizione monastica.
Il culto e le reliquie
Dopo la sua morte, avvenuta intorno al 400, i fedeli eressero una collegiata intorno alla sua tomba.
Nel 780, il vescovo Wermad di Treviri fece traslare le sue ossa nella chiesa di San Paolo a Karden, riconoscendone ufficialmente la santità.
Nel 837, il vescovo Hetto trasferì gran parte delle reliquie, tra cui il cranio, nella nuova chiesa a lui dedicata a Coblenza, dove San Castore fu proclamato patrono della città.
Una parte delle reliquie è ancora venerata a Karden, custodita in una teca della chiesa omonima.
L’eredità di San Castore
A Coblenza, la splendida Basilica di San Castore, costruita nel XII secolo, continua a ricordare la figura di questo missionario.
Nome: San Castore
Titolo: Presbitero e missionario
Morte: 13 febbraio 400 circa, Karden (Germania)
Ricorrenza: 28 marzo
San Castore nacque probabilmente in Aquitania, nell’attuale Francia, durante il IV secolo.
Studiò le lettere e si trasferì a Treviri, una delle più importanti città dell’Impero romano d’Occidente.
Qui si formò sotto la guida di Massimino, vescovo della città, che lo ordinò prima diacono e poi presbitero.
La missione a Karden lungo la Mosella
Dopo l’ordinazione, Castore si trasferì a Karden, un piccolo centro lungo il fiume Mosella.
In questa regione svolse un’intensa attività missionaria, fondando una piccola comunità cristiana.
La sua predicazione contribuì alla diffusione del cristianesimo nella Germania occidentale.
Viveva in semplicità con alcuni compagni, secondo uno stile di vita che anticipava la tradizione monastica.
Il culto e le reliquie
Dopo la sua morte, avvenuta intorno al 400, i fedeli eressero una collegiata intorno alla sua tomba.
Nel 780, il vescovo Wermad di Treviri fece traslare le sue ossa nella chiesa di San Paolo a Karden, riconoscendone ufficialmente la santità.
Nel 837, il vescovo Hetto trasferì gran parte delle reliquie, tra cui il cranio, nella nuova chiesa a lui dedicata a Coblenza, dove San Castore fu proclamato patrono della città.
Una parte delle reliquie è ancora venerata a Karden, custodita in una teca della chiesa omonima.
L’eredità di San Castore
A Coblenza, la splendida Basilica di San Castore, costruita nel XII secolo, continua a ricordare la figura di questo missionario.