18 marzo 1980. Muore Erich Fromm, il pensatore della libertà e dell’amore.

Erich Fromm nasce il 23 marzo 1900 a Francoforte sul Meno, in una famiglia ebrea osservante.
Fin da giovane, sviluppò un forte interesse per la sociologia e la psicoanalisi.
Nel 1922 ottenne il dottorato in sociologia all’Università di Heidelberg con una tesi sulla funzione della legge giudaica nella diaspora.
Successivamente, studiò psicologia all’Università di Monaco e si formò al Berliner Psychoanalytisches Institut.
Durante questo periodo, venne influenzato da importanti esponenti del movimento freudiano, come Theodor Reik e Hanns Sachs.
La psicoanalisi e la scuola di Francoforte
Nel 1926 iniziò a esercitare come psicoanalista presso il sanatorio psicoanalitico di Heidelberg, dove conobbe e sposò Frieda Fromm-Reichmann.
Nel 1930 entrò a far parte dell’Istituto di ricerche sociali di Francoforte, contribuendo allo sviluppo della Scuola di Francoforte.
Qui, si avvicinò al pensiero di Karl Marx e iniziò a sviluppare una visione critica della società e della psicoanalisi freudiana.
Nel 1931 divorziò da Frieda e, dopo l’ascesa del nazismo, si trasferì prima in Svizzera e poi negli Stati Uniti nel 1934.
L’America e la carriera accademica
Dopo essersi stabilito negli Stati Uniti, Fromm ottenne la cittadinanza nel 1940 e iniziò a insegnare in università prestigiose come Columbia, Yale e New York University.
Nel 1944 convolò a nozze con Henny Gurland, che scomparve nel 1952.
L’anno seguente, un nuovo matrimonio lo legò ad Annis Glove Freeman.
Nel 1950 decise di trasferirsi a Cuernavaca, in Messico, dove assunse la direzione del dipartimento di psicoanalisi dell’Università Nazionale di Città del Messico.
Le opere e il pensiero
Considerato un pioniere della psicoanalisi umanistica e sociale, Fromm focalizzò la sua ricerca sull’importanza della libertà e dell’amore.
Nel 1941 diede alle stampe Fuga dalla libertà, un’opera in cui esplorò il legame tra autoritarismo e bisogno umano di sicurezza.
Con Psicoanalisi della società contemporanea, pubblicato nel 1955, propose un modello di socialismo democratico e libertario.
Nel 1956 raggiunse il successo con L’arte di amare, in cui definì l’amore come un’attitudine che richiede dedizione e conoscenza.
Attraverso Avere o essere?, pubblicato nel 1976, mise in contrasto il desiderio di possesso con la piena realizzazione dell’essere, offrendo una critica incisiva alla società consumistica.
L’impegno politico e sociale
Senza mai affiliarsi a un partito, Fromm si impegnò attivamente come pacifista, contrastando la guerra in Vietnam e il maccartismo.
La candidatura di Eugene McCarthy alle elezioni presidenziali del 1968 ricevette il suo pieno sostegno.
Davanti al Senato degli Stati Uniti, nel 1974, espresse la sua opinione sulla politica di distensione tra le superpotenze.
Morte e funerali
Nel 1974 Fromm si trasferì in Svizzera, a Muralto, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.
Morì il 18 marzo 1980, pochi giorni prima del suo ottantesimo compleanno.
Erich Fromm nasce il 23 marzo 1900 a Francoforte sul Meno, in una famiglia ebrea osservante.
Fin da giovane, sviluppò un forte interesse per la sociologia e la psicoanalisi.
Nel 1922 ottenne il dottorato in sociologia all’Università di Heidelberg con una tesi sulla funzione della legge giudaica nella diaspora.
Successivamente, studiò psicologia all’Università di Monaco e si formò al Berliner Psychoanalytisches Institut.
Durante questo periodo, venne influenzato da importanti esponenti del movimento freudiano, come Theodor Reik e Hanns Sachs.
La psicoanalisi e la scuola di Francoforte
Nel 1926 iniziò a esercitare come psicoanalista presso il sanatorio psicoanalitico di Heidelberg, dove conobbe e sposò Frieda Fromm-Reichmann.
Nel 1930 entrò a far parte dell’Istituto di ricerche sociali di Francoforte, contribuendo allo sviluppo della Scuola di Francoforte.
Qui, si avvicinò al pensiero di Karl Marx e iniziò a sviluppare una visione critica della società e della psicoanalisi freudiana.
Nel 1931 divorziò da Frieda e, dopo l’ascesa del nazismo, si trasferì prima in Svizzera e poi negli Stati Uniti nel 1934.
L’America e la carriera accademica
Dopo essersi stabilito negli Stati Uniti, Fromm ottenne la cittadinanza nel 1940 e iniziò a insegnare in università prestigiose come Columbia, Yale e New York University.
Nel 1944 convolò a nozze con Henny Gurland, che scomparve nel 1952.
L’anno seguente, un nuovo matrimonio lo legò ad Annis Glove Freeman.
Nel 1950 decise di trasferirsi a Cuernavaca, in Messico, dove assunse la direzione del dipartimento di psicoanalisi dell’Università Nazionale di Città del Messico.
Le opere e il pensiero
Considerato un pioniere della psicoanalisi umanistica e sociale, Fromm focalizzò la sua ricerca sull’importanza della libertà e dell’amore.
Nel 1941 diede alle stampe Fuga dalla libertà, un’opera in cui esplorò il legame tra autoritarismo e bisogno umano di sicurezza.
Con Psicoanalisi della società contemporanea, pubblicato nel 1955, propose un modello di socialismo democratico e libertario.
Nel 1956 raggiunse il successo con L’arte di amare, in cui definì l’amore come un’attitudine che richiede dedizione e conoscenza.
Attraverso Avere o essere?, pubblicato nel 1976, mise in contrasto il desiderio di possesso con la piena realizzazione dell’essere, offrendo una critica incisiva alla società consumistica.
L’impegno politico e sociale
Senza mai affiliarsi a un partito, Fromm si impegnò attivamente come pacifista, contrastando la guerra in Vietnam e il maccartismo.
La candidatura di Eugene McCarthy alle elezioni presidenziali del 1968 ricevette il suo pieno sostegno.
Davanti al Senato degli Stati Uniti, nel 1974, espresse la sua opinione sulla politica di distensione tra le superpotenze.
Morte e funerali
Nel 1974 Fromm si trasferì in Svizzera, a Muralto, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.
Morì il 18 marzo 1980, pochi giorni prima del suo ottantesimo compleanno.