15 marzo 1853. Muore Giovanni Ricordi, editore musicale e fondatore di Casa Ricordi.

Giovanni Ricordi nacque a Milano il 3 marzo 1785 in una famiglia modesta.
Fin da giovane mostrò un forte interesse per la musica, tanto che intraprese studi musicali e lavorò come primo violino e direttore d’orchestra nel piccolo teatro di marionette Fiando di Milano.
Tuttavia, la sua vera vocazione si rivelò nell’editoria musicale.
L’avvio dell’attività editoriale
Nel 1803 aprì una copisteria musicale a Milano, collaborando con teatri come il Teatro Carcano e il Teatro Lentasio.
Nel 1807 si recò a Lipsia per apprendere le più avanzate tecniche di incisione e stampa presso la Breitkopf & Härtel, riportando in Italia un torchio calcografico, che avrebbe rivoluzionato la produzione degli spartiti musicali.
A partire dal 1808, accanto alla sua attività di copista, avviò l’attività editoriale, inizialmente in collaborazione con Felice Festa con la pubblicazione del Giornale di musica vocale italiana.
Dopo lo scioglimento della società, proseguì da solo, avviando la pratica del noleggio degli spartiti teatrali e acquisendo archivi di manoscritti già esistenti.
La trasformazione dell’editoria musicale
Ricordi introdusse un modello di business innovativo, inserendo nei contratti con i teatri una clausola che garantiva la proprietà del materiale musicale al termine delle rappresentazioni.
Questo sistema permise ai compositori di ottenere compensi non solo alla consegna dell’opera, ma anche per le esecuzioni successive, rivoluzionando l’intero mercato editoriale.
Nel 1825, acquistò il fondo manoscritti del Teatro alla Scala, ampliando il catalogo della sua casa editrice.
La combinazione tra noleggio e vendita di spartiti lo portò a creare un modello economico solido e innovativo.
L’uso delle nuove tecnologie di stampa
Grazie all’introduzione della litografia e della calcografia, Ricordi riuscì a ridurre i costi di produzione e aumentare la distribuzione degli spartiti.
Pubblicò edizioni economiche, utilizzando formati ridotti e carta di qualità inferiore, rendendo la musica accessibile a un pubblico più ampio.
Nel 1850 trasferì la sede del proprio negozio nel Casino dei Nobili, accanto al Teatro alla Scala, oggi noto come Casino Ricordi.
Morte e il futuro delle Edizioni Ricordi
Giovanni Ricordi morì il 15 marzo 1853 a Milano. Al momento della morte, il catalogo della sua casa editrice contava circa 25.000 titoli. La direzione dell’azienda passò al figlio Tito Ricordi, che ne ampliò ulteriormente il prestigio.
Giovanni Ricordi nacque a Milano il 3 marzo 1785 in una famiglia modesta.
Fin da giovane mostrò un forte interesse per la musica, tanto che intraprese studi musicali e lavorò come primo violino e direttore d’orchestra nel piccolo teatro di marionette Fiando di Milano.
Tuttavia, la sua vera vocazione si rivelò nell’editoria musicale.
L’avvio dell’attività editoriale
Nel 1803 aprì una copisteria musicale a Milano, collaborando con teatri come il Teatro Carcano e il Teatro Lentasio.
Nel 1807 si recò a Lipsia per apprendere le più avanzate tecniche di incisione e stampa presso la Breitkopf & Härtel, riportando in Italia un torchio calcografico, che avrebbe rivoluzionato la produzione degli spartiti musicali.
A partire dal 1808, accanto alla sua attività di copista, avviò l’attività editoriale, inizialmente in collaborazione con Felice Festa con la pubblicazione del Giornale di musica vocale italiana.
Dopo lo scioglimento della società, proseguì da solo, avviando la pratica del noleggio degli spartiti teatrali e acquisendo archivi di manoscritti già esistenti.
La trasformazione dell’editoria musicale
Ricordi introdusse un modello di business innovativo, inserendo nei contratti con i teatri una clausola che garantiva la proprietà del materiale musicale al termine delle rappresentazioni.
Questo sistema permise ai compositori di ottenere compensi non solo alla consegna dell’opera, ma anche per le esecuzioni successive, rivoluzionando l’intero mercato editoriale.
Nel 1825, acquistò il fondo manoscritti del Teatro alla Scala, ampliando il catalogo della sua casa editrice.
La combinazione tra noleggio e vendita di spartiti lo portò a creare un modello economico solido e innovativo.
L’uso delle nuove tecnologie di stampa
Grazie all’introduzione della litografia e della calcografia, Ricordi riuscì a ridurre i costi di produzione e aumentare la distribuzione degli spartiti.
Pubblicò edizioni economiche, utilizzando formati ridotti e carta di qualità inferiore, rendendo la musica accessibile a un pubblico più ampio.
Nel 1850 trasferì la sede del proprio negozio nel Casino dei Nobili, accanto al Teatro alla Scala, oggi noto come Casino Ricordi.
Morte e il futuro delle Edizioni Ricordi
Giovanni Ricordi morì il 15 marzo 1853 a Milano. Al momento della morte, il catalogo della sua casa editrice contava circa 25.000 titoli. La direzione dell’azienda passò al figlio Tito Ricordi, che ne ampliò ulteriormente il prestigio.