13 marzo 2021. Muore Raoul Casadei, il re del liscio.

Raoul Casadei nasce a Gatteo il 15 agosto 1937. Dopo un’infanzia segnata dalla guerra, si trasferì a Gatteo a Mare con la famiglia.
A 16 anni, lo zio Secondo Casadei, fondatore dell’omonima orchestra, gli regalò una chitarra, accendendo in lui la passione per la musica.
Nonostante l’amore per il liscio, studiò all’istituto magistrale e insegnò per 17 anni nelle scuole elementari di varie località, tra cui Bellaria e Mondaino.
Durante un periodo in Puglia, conobbe la futura moglie, Pina Sirgiovanni, con cui si sposò a Napoli.
L’ingresso nell’orchestra Casadei
Nel 1959 Raoul entrò ufficialmente nell’orchestra dello zio, iniziando come chitarrista e compositore.
Scrisse le sue prime canzoni, tra cui San Marino goodbye e Riviera romagnola.
Nel 1967 il suo nome si affiancò a quello dello zio, trasformando la formazione in Orchestra Secondo e Raoul Casadei.
Alla morte dello zio, nel 1971, lasciò l’insegnamento per dedicarsi interamente alla musica e alla gestione dell’orchestra.
Il boom del liscio e il successo nazionale
Gli anni ‘70 segnarono il trionfo del liscio in tutta Italia.
Raoul Casadei trasformò il genere in un fenomeno di massa, portando la sua orchestra nei festival musicali più importanti, tra cui Sanremo (1974), Festivalbar e Un disco per l’estate (1975).
Nel 1973 scrisse il suo più grande successo, Ciao mare, seguito da brani iconici come Simpatia, Romagna e Sangiovese e Tavola grande.
La sua musica celebrava i valori della famiglia, dell’amicizia e della tradizione romagnola, conquistando generazioni di italiani.
Oltre alla musica, partecipò a spot pubblicitari, film e fotoromanzi, componendo anche sigle per la TV, tra cui …E viene sabato, e poi domenica (Domenica In, 1977) e Figli miei, vita mia (sigla dell’omonima telenovela brasiliana).
Il ritiro e la nuova generazione
Nel 1980 lasciò le scene ma continuò a gestire l’orchestra da dietro le quinte. Nel 1981 inaugurò la Motonave Ciao Mare, una balera galleggiante che navigò lungo la Riviera Romagnola fino al 1996.
Nel 2001 passò ufficialmente il testimone al figlio Mirko, che modernizzò l’orchestra e la trasformò in una Beach Band, avvicinandola alle nuove generazioni.
Gli ultimi anni e la morte
Nel 2006 partecipò come concorrente a L’Isola dei Famosi, mentre nel 2013 pubblicò la sua autobiografia Bastava un grillo per farci sognare.
Il 2 marzo 2021 fu ricoverato all’Ospedale Bufalini di Cesena per complicazioni dovute al COVID-19.
Morì il 13 marzo 2021 all’età di 83 anni.
Raoul Casadei nasce a Gatteo il 15 agosto 1937. Dopo un’infanzia segnata dalla guerra, si trasferì a Gatteo a Mare con la famiglia.
A 16 anni, lo zio Secondo Casadei, fondatore dell’omonima orchestra, gli regalò una chitarra, accendendo in lui la passione per la musica.
Nonostante l’amore per il liscio, studiò all’istituto magistrale e insegnò per 17 anni nelle scuole elementari di varie località, tra cui Bellaria e Mondaino.
Durante un periodo in Puglia, conobbe la futura moglie, Pina Sirgiovanni, con cui si sposò a Napoli.
L’ingresso nell’orchestra Casadei
Nel 1959 Raoul entrò ufficialmente nell’orchestra dello zio, iniziando come chitarrista e compositore.
Scrisse le sue prime canzoni, tra cui San Marino goodbye e Riviera romagnola.
Nel 1967 il suo nome si affiancò a quello dello zio, trasformando la formazione in Orchestra Secondo e Raoul Casadei.
Alla morte dello zio, nel 1971, lasciò l’insegnamento per dedicarsi interamente alla musica e alla gestione dell’orchestra.
Il boom del liscio e il successo nazionale
Gli anni ‘70 segnarono il trionfo del liscio in tutta Italia.
Raoul Casadei trasformò il genere in un fenomeno di massa, portando la sua orchestra nei festival musicali più importanti, tra cui Sanremo (1974), Festivalbar e Un disco per l’estate (1975).
Nel 1973 scrisse il suo più grande successo, Ciao mare, seguito da brani iconici come Simpatia, Romagna e Sangiovese e Tavola grande.
La sua musica celebrava i valori della famiglia, dell’amicizia e della tradizione romagnola, conquistando generazioni di italiani.
Oltre alla musica, partecipò a spot pubblicitari, film e fotoromanzi, componendo anche sigle per la TV, tra cui …E viene sabato, e poi domenica (Domenica In, 1977) e Figli miei, vita mia (sigla dell’omonima telenovela brasiliana).
Il ritiro e la nuova generazione
Nel 1980 lasciò le scene ma continuò a gestire l’orchestra da dietro le quinte. Nel 1981 inaugurò la Motonave Ciao Mare, una balera galleggiante che navigò lungo la Riviera Romagnola fino al 1996.
Nel 2001 passò ufficialmente il testimone al figlio Mirko, che modernizzò l’orchestra e la trasformò in una Beach Band, avvicinandola alle nuove generazioni.
Gli ultimi anni e la morte
Nel 2006 partecipò come concorrente a L’Isola dei Famosi, mentre nel 2013 pubblicò la sua autobiografia Bastava un grillo per farci sognare.
Il 2 marzo 2021 fu ricoverato all’Ospedale Bufalini di Cesena per complicazioni dovute al COVID-19.
Morì il 13 marzo 2021 all’età di 83 anni.