14 febbraio 2004. Muore il pirata Marco Pantani.
![Marco Pantani Marco Pantani](https://www.tgfuneral24.it/wp-content/uploads/2025/02/Marco-Pantani.jpg)
Marco Pantani nasce il 13 gennaio 1970 a Cesena e cresce a Cesenatico, mostrando sin da giovane una straordinaria passione per il ciclismo.
Il nonno Sotero gli regala la prima bicicletta, e Marco dimostra subito talento nelle gare di categoria giovanile. Entra a far parte del Gruppo Ciclistico “Fausto Coppi” di Cesenatico e si distingue come un promettente scalatore.
Dopo il passaggio ai dilettanti, nel 1992 vince il Giro d’Italia dilettanti, attirando l’attenzione della squadra Carrera Jeans-Vagabond, che gli offre l’opportunità di passare al professionismo.
L’ascesa nel professionismo
Pantani debutta nel professionismo nel 1993, ma è nel 1994 che si fa conoscere al grande pubblico con un secondo posto al Giro d’Italia.
L’anno successivo ottiene un terzo posto al Tour de France e una medaglia di bronzo ai Mondiali su strada.
Le sue doti di scalatore puro gli valgono il soprannome di “Pirata”.
Tuttavia, la sua carriera viene spesso interrotta da gravi incidenti, tra cui quello alla Milano-Torino del 1995 e un altro al Giro d’Italia del 1997, che lo costringono a lunghi periodi di stop.
La leggenda: il trionfo del 1998
Il 1998 segna l’apice della carriera di Pantani. Vince il Giro d’Italia e il Tour de France, diventando l’ultimo ciclista per 26 anni a centrare la prestigiosa “doppietta” nelle due grandi corse a tappe.
Al Giro d’Italia, domina sulle montagne e conquista la maglia rosa con un’epica impresa a Montecampione.
Al Tour, la sua leggendaria scalata sul Col du Galibier gli permette di strappare la maglia gialla a Jan Ullrich e trionfare sugli Champs-Élysées.
La controversia del 1999 e il declino
Nel 1999, Pantani è il dominatore assoluto del Giro d’Italia. A due tappe dalla fine, però, viene escluso dalla corsa a Madonna di Campiglio per un valore di ematocrito superiore al limite consentito.
Questo evento segna una svolta drammatica nella sua carriera e nella sua vita.
Pantani cade in depressione e si allontana dalle competizioni, tornando solo sporadicamente a livelli competitivi nei primi anni 2000.
Partecipa al Tour de France 2000, dove riesce a vincere due tappe, tra cui quella sul Mont Ventoux, ma il suo rapporto con il ciclismo si incrina sempre più.
La tragica fine
Dopo anni difficili e un progressivo isolamento, il 14 febbraio 2004 Marco Pantani viene trovato morto in una stanza del residence “Le Rose” a Rimini.
L’autopsia indica un’overdose di cocaina come causa del decesso, ma le circostanze della sua morte restano avvolte nel mistero e alimentano numerose teorie e inchieste successive.
Il suo funerale, svoltosi a Cesenatico, vede una partecipazione straordinaria di tifosi, amici e colleghi, a testimonianza dell’affetto e della stima che il “Pirata” ha lasciato nel cuore di tutti gli appassionati di ciclismo.
Marco Pantani nasce il 13 gennaio 1970 a Cesena e cresce a Cesenatico, mostrando sin da giovane una straordinaria passione per il ciclismo.
Il nonno Sotero gli regala la prima bicicletta, e Marco dimostra subito talento nelle gare di categoria giovanile. Entra a far parte del Gruppo Ciclistico “Fausto Coppi” di Cesenatico e si distingue come un promettente scalatore.
Dopo il passaggio ai dilettanti, nel 1992 vince il Giro d’Italia dilettanti, attirando l’attenzione della squadra Carrera Jeans-Vagabond, che gli offre l’opportunità di passare al professionismo.
L’ascesa nel professionismo
Pantani debutta nel professionismo nel 1993, ma è nel 1994 che si fa conoscere al grande pubblico con un secondo posto al Giro d’Italia.
L’anno successivo ottiene un terzo posto al Tour de France e una medaglia di bronzo ai Mondiali su strada.
Le sue doti di scalatore puro gli valgono il soprannome di “Pirata”.
Tuttavia, la sua carriera viene spesso interrotta da gravi incidenti, tra cui quello alla Milano-Torino del 1995 e un altro al Giro d’Italia del 1997, che lo costringono a lunghi periodi di stop.
La leggenda: il trionfo del 1998
Il 1998 segna l’apice della carriera di Pantani. Vince il Giro d’Italia e il Tour de France, diventando l’ultimo ciclista per 26 anni a centrare la prestigiosa “doppietta” nelle due grandi corse a tappe.
Al Giro d’Italia, domina sulle montagne e conquista la maglia rosa con un’epica impresa a Montecampione.
Al Tour, la sua leggendaria scalata sul Col du Galibier gli permette di strappare la maglia gialla a Jan Ullrich e trionfare sugli Champs-Élysées.
La controversia del 1999 e il declino
Nel 1999, Pantani è il dominatore assoluto del Giro d’Italia. A due tappe dalla fine, però, viene escluso dalla corsa a Madonna di Campiglio per un valore di ematocrito superiore al limite consentito.
Questo evento segna una svolta drammatica nella sua carriera e nella sua vita.
Pantani cade in depressione e si allontana dalle competizioni, tornando solo sporadicamente a livelli competitivi nei primi anni 2000.
Partecipa al Tour de France 2000, dove riesce a vincere due tappe, tra cui quella sul Mont Ventoux, ma il suo rapporto con il ciclismo si incrina sempre più.
La tragica fine
Dopo anni difficili e un progressivo isolamento, il 14 febbraio 2004 Marco Pantani viene trovato morto in una stanza del residence “Le Rose” a Rimini.
L’autopsia indica un’overdose di cocaina come causa del decesso, ma le circostanze della sua morte restano avvolte nel mistero e alimentano numerose teorie e inchieste successive.
Il suo funerale, svoltosi a Cesenatico, vede una partecipazione straordinaria di tifosi, amici e colleghi, a testimonianza dell’affetto e della stima che il “Pirata” ha lasciato nel cuore di tutti gli appassionati di ciclismo.