Aldo Tortorella: addio al partigiano Alessio, intellettuale e dirigente del PCI.
![Aldo Tortorella Aldo Tortorella](https://www.tgfuneral24.it/wp-content/uploads/2025/02/Aldo-Tortorella.jpg)
Si è spento all’età di 98 anni Aldo Tortorella, storico esponente del Partito Comunista Italiano (PCI), partigiano durante la Resistenza e figura di spicco del giornalismo e della cultura politica italiana.
La sua scomparsa ha suscitato profondo cordoglio nel mondo politico e nell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI), che lo ha ricordato come “un intellettuale di straordinaria levatura e un punto di riferimento per tutti gli antifascisti”.
Una vita dedicata alla Resistenza e alla politica
Nato a Napoli nel 1926, Aldo Tortorella prese parte attiva alla Resistenza a Milano, assumendo il nome di battaglia “partigiano Alessio”.
Arrestato dai fascisti, riuscì a fuggire dal carcere per unirsi nuovamente alla lotta partigiana a Genova.
Dopo la Liberazione, intraprese la carriera giornalistica entrando nella redazione dell’Unità, diventandone direttore nazionale dal 1970 al 1975.
Parallelamente, il suo impegno politico lo portò a ricoprire ruoli di rilievo nel PCI, entrando nella segreteria di Enrico Berlinguer e diventando responsabile nazionale della cultura del partito.
Venne eletto deputato nel 1972, rimanendo in Parlamento fino al 1994.
L’eredità culturale e politica
Dopo la fine del PCI e la nascita del PDS, Tortorella rimase nel partito fino al 1998, pur manifestando posizioni critiche, specialmente durante il governo D’Alema e la guerra del Kosovo.
Fondò l’Associazione per il Rinnovamento della Sinistra e diresse il bimestrale Critica Marxista insieme ad Aldo Zanardo.
Negli ultimi anni continuò a offrire il proprio contributo intellettuale attraverso il confronto e il dibattito, mantenendo un rapporto stretto con il giornale il manifesto e con figure storiche della sinistra italiana come Rossana Rossanda.
Il cordoglio del mondo politico
Numerosi i messaggi di cordoglio per la sua scomparsa. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha dichiarato: “Partecipò giovanissimo alla Resistenza e non smise mai di difendere i valori della libertà e della democrazia.
Il suo lascito è un esempio per tutti noi”.
Anche Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, ha espresso il proprio dolore: “Se ne va un pezzo di storia.
Ricordo la sua ironia tagliente e fulminante. Ci mancherà profondamente”.
Si è spento all’età di 98 anni Aldo Tortorella, storico esponente del Partito Comunista Italiano (PCI), partigiano durante la Resistenza e figura di spicco del giornalismo e della cultura politica italiana.
La sua scomparsa ha suscitato profondo cordoglio nel mondo politico e nell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI), che lo ha ricordato come “un intellettuale di straordinaria levatura e un punto di riferimento per tutti gli antifascisti”.
Una vita dedicata alla Resistenza e alla politica
Nato a Napoli nel 1926, Aldo Tortorella prese parte attiva alla Resistenza a Milano, assumendo il nome di battaglia “partigiano Alessio”.
Arrestato dai fascisti, riuscì a fuggire dal carcere per unirsi nuovamente alla lotta partigiana a Genova.
Dopo la Liberazione, intraprese la carriera giornalistica entrando nella redazione dell’Unità, diventandone direttore nazionale dal 1970 al 1975.
Parallelamente, il suo impegno politico lo portò a ricoprire ruoli di rilievo nel PCI, entrando nella segreteria di Enrico Berlinguer e diventando responsabile nazionale della cultura del partito.
Venne eletto deputato nel 1972, rimanendo in Parlamento fino al 1994.
L’eredità culturale e politica
Dopo la fine del PCI e la nascita del PDS, Tortorella rimase nel partito fino al 1998, pur manifestando posizioni critiche, specialmente durante il governo D’Alema e la guerra del Kosovo.
Fondò l’Associazione per il Rinnovamento della Sinistra e diresse il bimestrale Critica Marxista insieme ad Aldo Zanardo.
Negli ultimi anni continuò a offrire il proprio contributo intellettuale attraverso il confronto e il dibattito, mantenendo un rapporto stretto con il giornale il manifesto e con figure storiche della sinistra italiana come Rossana Rossanda.
Il cordoglio del mondo politico
Numerosi i messaggi di cordoglio per la sua scomparsa. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha dichiarato: “Partecipò giovanissimo alla Resistenza e non smise mai di difendere i valori della libertà e della democrazia.
Il suo lascito è un esempio per tutti noi”.
Anche Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, ha espresso il proprio dolore: “Se ne va un pezzo di storia.
Ricordo la sua ironia tagliente e fulminante. Ci mancherà profondamente”.