6 febbraio 1793. Muore Carlo Goldoni.
![Carlo Goldoni Carlo Goldoni](https://www.tgfuneral24.it/wp-content/uploads/2025/02/Carlo-Goldoni.jpg)
Carlo Goldoni nacque a Venezia il 25 febbraio 1707 in una famiglia borghese d’origine modenese.
Fin da giovane dimostrò un grande interesse per il teatro, attratto dalle rappresentazioni della commedia dell’arte.
Dopo aver studiato a Perugia, Rimini e Venezia, intraprese il percorso di studi in giurisprudenza all’Università di Pavia.
Tuttavia, il suo amore per il teatro lo spinse a dedicarsi completamente alla scrittura e alla riforma del genere comico.
La riforma della commedia
Goldoni rivoluzionò il teatro italiano, allontanandosi dalla tradizione della commedia dell’arte, basata sull’improvvisazione e su personaggi stereotipati.
Introdusse copioni interamente scritti, con dialoghi realistici e personaggi profondamente caratterizzati.
Le sue commedie, spesso ambientate nella borghesia veneziana, offrivano uno spaccato autentico della società dell’epoca.
Tra le opere più celebri si ricordano “La locandiera”, “I rusteghi”, “Il campiello” e “Le baruffe chiozzotte”.
L’arrivo a Parigi e gli ultimi anni
Nel 1762 Goldoni si trasferì in Francia per lavorare alla Comédie-Italienne di Parigi.
Qui scrisse alcune opere in francese, tra cui “Le Bourru bienfaisant” e “L’avare fastueux”.
Divenne insegnante di italiano della famiglia reale e ricevette una pensione dalla corte di Luigi XV.
Nel 1784 pubblicò la sua autobiografia, “Mémoires”, in cui raccontò la sua carriera e le sue idee teatrali.
Morte e funerale
Carlo Goldoni morì il 6 febbraio 1793 a Parigi, in condizioni di povertà.
A seguito della Rivoluzione Francese, la pensione reale gli era stata revocata, privandolo di mezzi di sostentamento.
Il giorno successivo alla sua morte, la Convenzione Nazionale decretò il ripristino della pensione per la moglie, Maria Nicoletta Connio.
Le sue spoglie andarono disperse, e oggi non esiste una tomba ufficiale a lui dedicata.
L’influenza di Carlo Goldoni sul teatro è incalcolabile.
La sua riforma della commedia ha influenzato autori e drammaturghi in tutta Europa.
Le sue opere continuano a essere rappresentate nei teatri di tutto il mondo, testimoniando l’attualità dei suoi temi e la modernità della sua scrittura.
Carlo Goldoni nacque a Venezia il 25 febbraio 1707 in una famiglia borghese d’origine modenese.
Fin da giovane dimostrò un grande interesse per il teatro, attratto dalle rappresentazioni della commedia dell’arte.
Dopo aver studiato a Perugia, Rimini e Venezia, intraprese il percorso di studi in giurisprudenza all’Università di Pavia.
Tuttavia, il suo amore per il teatro lo spinse a dedicarsi completamente alla scrittura e alla riforma del genere comico.
La riforma della commedia
Goldoni rivoluzionò il teatro italiano, allontanandosi dalla tradizione della commedia dell’arte, basata sull’improvvisazione e su personaggi stereotipati.
Introdusse copioni interamente scritti, con dialoghi realistici e personaggi profondamente caratterizzati.
Le sue commedie, spesso ambientate nella borghesia veneziana, offrivano uno spaccato autentico della società dell’epoca.
Tra le opere più celebri si ricordano “La locandiera”, “I rusteghi”, “Il campiello” e “Le baruffe chiozzotte”.
L’arrivo a Parigi e gli ultimi anni
Nel 1762 Goldoni si trasferì in Francia per lavorare alla Comédie-Italienne di Parigi.
Qui scrisse alcune opere in francese, tra cui “Le Bourru bienfaisant” e “L’avare fastueux”.
Divenne insegnante di italiano della famiglia reale e ricevette una pensione dalla corte di Luigi XV.
Nel 1784 pubblicò la sua autobiografia, “Mémoires”, in cui raccontò la sua carriera e le sue idee teatrali.
Morte e funerale
Carlo Goldoni morì il 6 febbraio 1793 a Parigi, in condizioni di povertà.
A seguito della Rivoluzione Francese, la pensione reale gli era stata revocata, privandolo di mezzi di sostentamento.
Il giorno successivo alla sua morte, la Convenzione Nazionale decretò il ripristino della pensione per la moglie, Maria Nicoletta Connio.
Le sue spoglie andarono disperse, e oggi non esiste una tomba ufficiale a lui dedicata.
L’influenza di Carlo Goldoni sul teatro è incalcolabile.
La sua riforma della commedia ha influenzato autori e drammaturghi in tutta Europa.
Le sue opere continuano a essere rappresentate nei teatri di tutto il mondo, testimoniando l’attualità dei suoi temi e la modernità della sua scrittura.