3 febbraio 1959. “The Day the Music Died”.
3 febbraio 1959. “The Day the Music Died”.
Il 3 febbraio 1959 è passato alla storia come “The Day the Music Died”, il giorno in cui la musica morì.
Un tragico incidente aereo nei cieli dell’Iowa mise fine alle vite di tre icone del rock and roll: Buddy Holly, The Big Bopper e Ritchie Valens.
In particolare Richie Valens, benché appena diciassettenne, era al massimo della popolarità per la sua interpretazione de “La Bamba”. Pezzo che resterà nella storia della musica e dello stile rock and roll.
Il tour e le difficoltà logistiche
I tre artisti erano impegnati nel “Winter Dance Party Tour”, una serie di concerti nel Midwest che li avrebbe portati in ventiquattro città tra gennaio e febbraio 1959. Il tour si rivelò faticoso a causa delle distanze e delle rigide temperature invernali.
Il pullman utilizzato per gli spostamenti era inadeguato, e alcuni membri della band, tra cui il batterista di Buddy Holly, soffrirono di gravi disturbi causati dal freddo.
Durante una delle tappe del tour, alla Surf Ballroom di Clear Lake, Buddy Holly decise di noleggiare un piccolo aereo per raggiungere la successiva destinazione, Fargo, nel Dakota del Nord. Questa decisione fu presa per evitare un altro viaggio estenuante in pullman e permettere agli artisti di riposarsi prima del prossimo concerto.
Il volo fatale
L’aereo era un Beechcraft Bonanza pilotato dal ventunenne Roger Peterson. Holly prenotò il volo per sé e i suoi due musicisti, Waylon Jennings e Tommy Allsup. Tuttavia, The Big Bopper, influenzato, chiese a Jennings di cedergli il posto, e il giovane bassista accettò. Ritchie Valens ottenne il suo posto vincendo un lancio di moneta contro Allsup. Dion DiMucci, altro artista del tour, rifiutò di prendere il volo a causa del costo del biglietto.
Poco dopo l’una di notte del 3 febbraio, l’aereo decollò dall’aeroporto di Mason City sotto una fitta nevicata. Dopo soli cinque minuti di volo, il velivolo perse quota e si schiantò in un campo di granturco a otto chilometri a nord-ovest della città. Il pilota e i tre passeggeri morirono sul colpo.
Le cause dell’incidente
Le indagini stabilirono che l’incidente fu causato dal disorientamento spaziale del pilota.
Roger Peterson, pur essendo esperto nei voli diurni, non aveva una formazione sufficiente per volare in condizioni di scarsa visibilità con l’uso esclusivo degli strumenti. Questo lo portò a interpretare erroneamente i segnali dell’aereo, facendogli perdere il controllo del velivolo.
Il ritrovamento e le reazioni
Alle 9:15 del mattino successivo, il proprietario della compagnia aerea, Jerry Dwyer, volò sopra la rotta prevista del Beechcraft e individuò i resti dell’aereo. Buddy Holly e Ritchie Valens furono trovati vicino ai rottami, mentre The Big Bopper e il pilota erano stati sbalzati più lontano. Le autopsie confermarono che i tre artisti e il pilota erano morti all’istante per i gravi traumi subiti.
La notizia si diffuse rapidamente e lasciò il mondo della musica in lutto. Il tragico evento venne ricordato anni dopo nella celebre canzone American Pie di Don McLean, che rese popolare l’espressione “The Day the Music Died”.
I funerali
I funerali dei tre artisti si svolsero separatamente nelle loro città natali. Buddy Holly fu sepolto a Lubbock, Texas, Ritchie Valens a San Fernando, California, e The Big Bopper a Beaumont, Texas.
Il 3 febbraio 1959 è passato alla storia come “The Day the Music Died”, il giorno in cui la musica morì.
Un tragico incidente aereo nei cieli dell’Iowa mise fine alle vite di tre icone del rock and roll: Buddy Holly, The Big Bopper e Ritchie Valens.
In particolare Richie Valens, benché appena diciassettenne, era al massimo della popolarità per la sua interpretazione de “La Bamba”. Pezzo che resterà nella storia della musica e dello stile rock and roll.
Il tour e le difficoltà logistiche
I tre artisti erano impegnati nel “Winter Dance Party Tour”, una serie di concerti nel Midwest che li avrebbe portati in ventiquattro città tra gennaio e febbraio 1959. Il tour si rivelò faticoso a causa delle distanze e delle rigide temperature invernali.
Il pullman utilizzato per gli spostamenti era inadeguato, e alcuni membri della band, tra cui il batterista di Buddy Holly, soffrirono di gravi disturbi causati dal freddo.
Durante una delle tappe del tour, alla Surf Ballroom di Clear Lake, Buddy Holly decise di noleggiare un piccolo aereo per raggiungere la successiva destinazione, Fargo, nel Dakota del Nord. Questa decisione fu presa per evitare un altro viaggio estenuante in pullman e permettere agli artisti di riposarsi prima del prossimo concerto.
Il volo fatale
L’aereo era un Beechcraft Bonanza pilotato dal ventunenne Roger Peterson. Holly prenotò il volo per sé e i suoi due musicisti, Waylon Jennings e Tommy Allsup. Tuttavia, The Big Bopper, influenzato, chiese a Jennings di cedergli il posto, e il giovane bassista accettò. Ritchie Valens ottenne il suo posto vincendo un lancio di moneta contro Allsup. Dion DiMucci, altro artista del tour, rifiutò di prendere il volo a causa del costo del biglietto.
Poco dopo l’una di notte del 3 febbraio, l’aereo decollò dall’aeroporto di Mason City sotto una fitta nevicata. Dopo soli cinque minuti di volo, il velivolo perse quota e si schiantò in un campo di granturco a otto chilometri a nord-ovest della città. Il pilota e i tre passeggeri morirono sul colpo.
Le cause dell’incidente
Le indagini stabilirono che l’incidente fu causato dal disorientamento spaziale del pilota.
Roger Peterson, pur essendo esperto nei voli diurni, non aveva una formazione sufficiente per volare in condizioni di scarsa visibilità con l’uso esclusivo degli strumenti. Questo lo portò a interpretare erroneamente i segnali dell’aereo, facendogli perdere il controllo del velivolo.
Il ritrovamento e le reazioni
Alle 9:15 del mattino successivo, il proprietario della compagnia aerea, Jerry Dwyer, volò sopra la rotta prevista del Beechcraft e individuò i resti dell’aereo. Buddy Holly e Ritchie Valens furono trovati vicino ai rottami, mentre The Big Bopper e il pilota erano stati sbalzati più lontano. Le autopsie confermarono che i tre artisti e il pilota erano morti all’istante per i gravi traumi subiti.
La notizia si diffuse rapidamente e lasciò il mondo della musica in lutto. Il tragico evento venne ricordato anni dopo nella celebre canzone American Pie di Don McLean, che rese popolare l’espressione “The Day the Music Died”.
I funerali
I funerali dei tre artisti si svolsero separatamente nelle loro città natali. Buddy Holly fu sepolto a Lubbock, Texas, Ritchie Valens a San Fernando, California, e The Big Bopper a Beaumont, Texas.