22 gennaio 2010. Muore Jean Merilyn Simmons
22 gennaio 2010. Muore Jean Merilyn Simmons
Jean Merilyn Simmons (Londra, 31 gennaio 1929 – Santa Monica, 22 gennaio 2010) è stata un’attrice britannica di straordinario talento, celebre per il suo contributo al cinema hollywoodiano e britannico. Pluripremiata e universalmente riconosciuta per la sua versatilità, Simmons ha incantato il pubblico con ruoli iconici in film memorabili, consolidando il suo posto tra le grandi stelle del cinema del XX secolo.
Gli inizi e il successo in Inghilterra
Nata a Crouch Hill, nei pressi di Londra, Jean Simmons iniziò la sua carriera a soli 14 anni, recitando in Give Us the Moon (1944). Il pubblico e i critici notarono rapidamente il suo talento, spingendola a interpretare ruoli di rilievo in capolavori del cinema britannico come Grandi speranze (1946) di David Lean e Narciso nero (1947) di Michael Powell ed Emeric Pressburger. Tuttavia, fu il ruolo di Ofelia in Amleto (1948), diretto e interpretato da Laurence Olivier, a consacrarla a livello internazionale, valendole una nomination all’Oscar come miglior attrice non protagonista e il premio come miglior attrice al Festival del Cinema di Venezia.
La conquista di Hollywood
Dopo il matrimonio con l’attore inglese Stewart Granger, Jean Simmons si trasferì a Hollywood, dove la sua carriera raggiunse nuovi vertici. Grazie alla sua bellezza e al suo talento, interpretò una serie di ruoli memorabili in film di successo come Androclo e il leone (1952), La tunica (1953), Sinuhe l’egiziano (1954) e Bulli e pupe (1955), accanto a Marlon Brando e Frank Sinatra, per il quale vinse un Golden Globe. Nel 1956 vinse un David di Donatello per la sua straordinaria performance ne I perversi.
Negli anni ’60, consolidò la sua posizione come attrice di talento con ruoli in film drammatici come Il figlio di Giuda (1960), diretto dal secondo marito Richard Brooks, e kolossal come Spartacus (1960) di Stanley Kubrick, dove recitò al fianco di Kirk Douglas e Laurence Olivier. La sua versatilità le permise di brillare anche nel genere brillante, come dimostrato nella commedia L’erba del vicino è sempre più verde (1960) di Stanley Donen.
Teatro, televisione e il ritorno al cinema
Negli anni ’70, Jean Simmons si dedicò al teatro e alla televisione, portò in tournée negli Stati Uniti il musical A Little Night Music e partecipò a miniserie di successo come Uccelli di rovo (1983), vincendo un Emmy Award per la sua interpretazione. Nel 1988 fece il suo ritorno al cinema con L’irlandese, recitando accanto ad Anthony Hopkins e Hugh Grant, e nel 1995 apparve in Gli anni dei ricordi, con Anne Bancroft e Winona Ryder.
La vita personale
Jean Simmons si sposò due volte: con Stewart Granger nel 1950, da cui ebbe una figlia, Tracy, e con il regista Richard Brooks nel 1960, con cui ebbe un’altra figlia, Kate. Divorziò da entrambi i mariti e nel 1986 si sottopose a una terapia per dipendenza da alcol. Visse a Santa Monica fino alla sua morte, avvenuta il 22 gennaio 2010, a causa di un tumore ai polmoni.
Jean Merilyn Simmons (Londra, 31 gennaio 1929 – Santa Monica, 22 gennaio 2010) è stata un’attrice britannica di straordinario talento, celebre per il suo contributo al cinema hollywoodiano e britannico. Pluripremiata e universalmente riconosciuta per la sua versatilità, Simmons ha incantato il pubblico con ruoli iconici in film memorabili, consolidando il suo posto tra le grandi stelle del cinema del XX secolo.
Gli inizi e il successo in Inghilterra
Nata a Crouch Hill, nei pressi di Londra, Jean Simmons iniziò la sua carriera a soli 14 anni, recitando in Give Us the Moon (1944). Il pubblico e i critici notarono rapidamente il suo talento, spingendola a interpretare ruoli di rilievo in capolavori del cinema britannico come Grandi speranze (1946) di David Lean e Narciso nero (1947) di Michael Powell ed Emeric Pressburger. Tuttavia, fu il ruolo di Ofelia in Amleto (1948), diretto e interpretato da Laurence Olivier, a consacrarla a livello internazionale, valendole una nomination all’Oscar come miglior attrice non protagonista e il premio come miglior attrice al Festival del Cinema di Venezia.
La conquista di Hollywood
Dopo il matrimonio con l’attore inglese Stewart Granger, Jean Simmons si trasferì a Hollywood, dove la sua carriera raggiunse nuovi vertici. Grazie alla sua bellezza e al suo talento, interpretò una serie di ruoli memorabili in film di successo come Androclo e il leone (1952), La tunica (1953), Sinuhe l’egiziano (1954) e Bulli e pupe (1955), accanto a Marlon Brando e Frank Sinatra, per il quale vinse un Golden Globe. Nel 1956 vinse un David di Donatello per la sua straordinaria performance ne I perversi.
Negli anni ’60, consolidò la sua posizione come attrice di talento con ruoli in film drammatici come Il figlio di Giuda (1960), diretto dal secondo marito Richard Brooks, e kolossal come Spartacus (1960) di Stanley Kubrick, dove recitò al fianco di Kirk Douglas e Laurence Olivier. La sua versatilità le permise di brillare anche nel genere brillante, come dimostrato nella commedia L’erba del vicino è sempre più verde (1960) di Stanley Donen.
Teatro, televisione e il ritorno al cinema
Negli anni ’70, Jean Simmons si dedicò al teatro e alla televisione, portò in tournée negli Stati Uniti il musical A Little Night Music e partecipò a miniserie di successo come Uccelli di rovo (1983), vincendo un Emmy Award per la sua interpretazione. Nel 1988 fece il suo ritorno al cinema con L’irlandese, recitando accanto ad Anthony Hopkins e Hugh Grant, e nel 1995 apparve in Gli anni dei ricordi, con Anne Bancroft e Winona Ryder.
La vita personale
Jean Simmons si sposò due volte: con Stewart Granger nel 1950, da cui ebbe una figlia, Tracy, e con il regista Richard Brooks nel 1960, con cui ebbe un’altra figlia, Kate. Divorziò da entrambi i mariti e nel 1986 si sottopose a una terapia per dipendenza da alcol. Visse a Santa Monica fino alla sua morte, avvenuta il 22 gennaio 2010, a causa di un tumore ai polmoni.