Rovigo. Ancora un saccheggio al cimitero comunale.
Rovigo. Ancora un saccheggio al cimitero comunale.
Rovigo. Ancora un saccheggio al cimitero comunale, situato in viale Oroboni. L’area è stata nuovamente teatro di uno sconcertante raid di saccheggio da parte di ladri di rame. Nel corso della notte tra il 15 e il 16 gennaio, i malviventi hanno strappato dai supporti circa una ventina di grondaie, causando un danno economico stimato tra i 20 e i 30mila euro.
L’area colpita include il perimetro esterno della sezione nuova del cimitero e, cosa ancor più grave, il sacrario militare dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale, recentemente restaurato.
Questo gesto ignobile non solo rappresenta un danno materiale, ma è anche una profonda mancanza di rispetto verso un luogo sacro e verso la memoria dei caduti.
I ladri di rame colpiscono ancora
Questo episodio si aggiunge a una lunga serie di saccheggi simili nel territorio di Rovigo e nelle sue frazioni. Negli ultimi mesi, le comunità di Sant’Apollinare e Buso hanno subito incursioni analoghe, ma il raid al camposanto del capoluogo rappresenta un’escalation preoccupante, non solo per la quantità di materiale asportato, ma anche per la portata del danno culturale e morale.
Il modus operandi dei ladri lascia intuire un’operazione pianificata nei dettagli: il lavoro, considerata la quantità di rame trafugato, deve essere durato a lungo.
Questo rende ancora più urgente un intervento per garantire una maggiore sicurezza nei cimiteri e nei luoghi pubblici.
Saccheggio al cimitero: un problema annoso nel Polesine
L’ennesimo saccheggio del cimitero di Rovigo richiama alla mente episodi simili avvenuti negli anni scorsi. Tra i più gravi, quello del dicembre 2013, quando i ladri, dopo aver tagliato le catene dei cancelli, portarono via grondaie e parti di coperture in rame dai tetti dei loculi.
Episodi analoghi sono stati registrati anche a Ficarolo nel 2021 e in altri cimiteri del Polesine, tra cui quelli di Costa di Rovigo, Cavazzana e Molinella di Lendinara.
Questi raid non si limitano ai cimiteri. Porto Viro, ad esempio, è recentemente diventato un altro punto caldo per i furti di rame, con numerose segnalazioni di sparizioni ai danni di abitazioni private.
Questo materiale, molto richiesto sul mercato nero, è diventato una delle principali attrattive per i malviventi.
L’urgenza di un intervento per arginare i saccheggi nei cimiteri
I furti di rame nei cimiteri, oltre a rappresentare una piaga economica, feriscono profondamente il senso di comunità e rispetto verso i defunti.
Le amministrazioni locali sono ora chiamate a intervenire con misure concrete per prevenire nuovi episodi. Sistemi di videosorveglianza, pattugliamenti più frequenti e collaborazioni con le forze dell’ordine potrebbero essere strategie efficaci per arginare il fenomeno.
Allo stesso tempo, è fondamentale sensibilizzare la popolazione sull’importanza di segnalare movimenti sospetti nelle aree sensibili, contribuendo così a proteggere i luoghi di memoria collettiva.
Un monito per il futuro
Il saccheggio del cimitero di Rovigo non deve essere dimenticato, ma piuttosto rappresentare un monito per la necessità di maggiore attenzione verso i luoghi sacri e pubblici.
Questi spazi, custodi della nostra storia e della memoria dei nostri cari, meritano di essere protetti con ogni mezzo possibile.
Rovigo. Ancora un saccheggio al cimitero comunale.
Rovigo. Ancora un saccheggio al cimitero comunale.
Rovigo. Ancora un saccheggio al cimitero comunale, situato in viale Oroboni. L’area è stata nuovamente teatro di uno sconcertante raid di saccheggio da parte di ladri di rame. Nel corso della notte tra il 15 e il 16 gennaio, i malviventi hanno strappato dai supporti circa una ventina di grondaie, causando un danno economico stimato tra i 20 e i 30mila euro.
L’area colpita include il perimetro esterno della sezione nuova del cimitero e, cosa ancor più grave, il sacrario militare dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale, recentemente restaurato.
Questo gesto ignobile non solo rappresenta un danno materiale, ma è anche una profonda mancanza di rispetto verso un luogo sacro e verso la memoria dei caduti.
I ladri di rame colpiscono ancora
Questo episodio si aggiunge a una lunga serie di saccheggi simili nel territorio di Rovigo e nelle sue frazioni. Negli ultimi mesi, le comunità di Sant’Apollinare e Buso hanno subito incursioni analoghe, ma il raid al camposanto del capoluogo rappresenta un’escalation preoccupante, non solo per la quantità di materiale asportato, ma anche per la portata del danno culturale e morale.
Il modus operandi dei ladri lascia intuire un’operazione pianificata nei dettagli: il lavoro, considerata la quantità di rame trafugato, deve essere durato a lungo.
Questo rende ancora più urgente un intervento per garantire una maggiore sicurezza nei cimiteri e nei luoghi pubblici.
Saccheggio al cimitero: un problema annoso nel Polesine
L’ennesimo saccheggio del cimitero di Rovigo richiama alla mente episodi simili avvenuti negli anni scorsi. Tra i più gravi, quello del dicembre 2013, quando i ladri, dopo aver tagliato le catene dei cancelli, portarono via grondaie e parti di coperture in rame dai tetti dei loculi.
Episodi analoghi sono stati registrati anche a Ficarolo nel 2021 e in altri cimiteri del Polesine, tra cui quelli di Costa di Rovigo, Cavazzana e Molinella di Lendinara.
Questi raid non si limitano ai cimiteri. Porto Viro, ad esempio, è recentemente diventato un altro punto caldo per i furti di rame, con numerose segnalazioni di sparizioni ai danni di abitazioni private.
Questo materiale, molto richiesto sul mercato nero, è diventato una delle principali attrattive per i malviventi.
L’urgenza di un intervento per arginare i saccheggi nei cimiteri
I furti di rame nei cimiteri, oltre a rappresentare una piaga economica, feriscono profondamente il senso di comunità e rispetto verso i defunti.
Le amministrazioni locali sono ora chiamate a intervenire con misure concrete per prevenire nuovi episodi. Sistemi di videosorveglianza, pattugliamenti più frequenti e collaborazioni con le forze dell’ordine potrebbero essere strategie efficaci per arginare il fenomeno.
Allo stesso tempo, è fondamentale sensibilizzare la popolazione sull’importanza di segnalare movimenti sospetti nelle aree sensibili, contribuendo così a proteggere i luoghi di memoria collettiva.
Un monito per il futuro
Il saccheggio del cimitero di Rovigo non deve essere dimenticato, ma piuttosto rappresentare un monito per la necessità di maggiore attenzione verso i luoghi sacri e pubblici.
Questi spazi, custodi della nostra storia e della memoria dei nostri cari, meritano di essere protetti con ogni mezzo possibile.