9 aprile 1959. Muore Frank Lloyd Wright, il genio dell’architettura organica.

Frank Lloyd Wright nasce l’8 giugno 1867 a Richland Center, nel Wisconsin.
Fin da piccolo riceve forti stimoli creativi, soprattutto dalla madre Anna Lloyd Jones, che crede nel suo futuro da architetto.
Wright si appassiona alla geometria grazie ai giochi didattici di Friedrich Fröbel, che influenzano profondamente la sua visione dello spazio.
Nel 1887 si trasferisce a Chicago, dove inizia a lavorare con Joseph Lyman Silsbee e successivamente nello studio Adler & Sullivan.
Qui stringe un legame duraturo con Louis Sullivan, che diventa il suo “Lieber Meister”.
Le case della prateria e l’architettura organica
Dopo l’esperienza con Sullivan, Wright apre il suo studio a Oak Park.
Inizia a sviluppare uno stile personale, noto come “prairie style”, che trova espressione in abitazioni unifamiliari integrate nel paesaggio.
Spazi aperti, geometrie orizzontali e materiali naturali sono i tratti distintivi di questo approccio.
Wright abolisce i corridoi, esalta il focolare domestico e progetta ambienti fluidi e continui.
Tutto si ispira alla natura e all’armonia tra uomo e ambiente.
L’influenza del Giappone e il soggiorno in Italia
Wright è profondamente affascinato dall’estetica giapponese, che scopre alla Fiera Colombiana del 1893.
Colleziona stampe, studia templi e assorbe la filosofia orientale, applicandola nei suoi progetti.
Nel 1909 attraversa una crisi personale e professionale, lasciando moglie e figli per trasferirsi in Europa con Mamah Borthwick Cheney.
Il soggiorno a Fiesole, vicino Firenze, diventa un momento fondamentale di riflessione.
Qui Wright progetta una casa-studio che anticipa le forme e le funzioni della futura Taliesin.
La tragedia di Taliesin e la rinascita
Nel 1914 un incendio doloso distrugge Taliesin e causa la morte di Mamah e altre sei persone.
Wright è devastato, ma decide di ricostruire la dimora.
Nasce Taliesin II, simbolo di rinascita personale e artistica.
Negli anni successivi, Wright progetta edifici iconici come la Casa sulla cascata e il Guggenheim Museum.
Continua a viaggiare, tenere conferenze e pubblicare.
Anche in tarda età resta energico e produttivo, sostenendo la sua visione di architettura organica.
Una filosofia di vita e progettazione
L’architettura organica di Wright mira a integrare costruzioni e ambiente naturale.
Secondo lui, forma e funzione devono fondersi in un’unità armonica.
Le sue opere non sono solo edifici, ma organismi viventi, radicati nel contesto.
Elimina il superfluo, predilige materiali locali e crea spazi che migliorano la qualità della vita.
Wright non si ispira solo a modelli architettonici, ma anche alla filosofia trascendentalista di Emerson e all’essenzialità dell’arte giapponese.
Morte e funerali di Frank Lloyd Wright
Frank Lloyd Wright muore il 9 aprile 1959 a Phoenix, all’età di 91 anni, in seguito a complicazioni post-operatorie.
Viene inizialmente sepolto nel cimitero della Unity Chapel in Wisconsin, accanto alla sua famiglia.
Successivamente, la moglie Olgivanna fa trasferire le sue ceneri a Scottsdale, in Arizona, presso Taliesin West, dove oggi riposa.
Frank Lloyd Wright nasce l’8 giugno 1867 a Richland Center, nel Wisconsin.
Fin da piccolo riceve forti stimoli creativi, soprattutto dalla madre Anna Lloyd Jones, che crede nel suo futuro da architetto.
Wright si appassiona alla geometria grazie ai giochi didattici di Friedrich Fröbel, che influenzano profondamente la sua visione dello spazio.
Nel 1887 si trasferisce a Chicago, dove inizia a lavorare con Joseph Lyman Silsbee e successivamente nello studio Adler & Sullivan.
Qui stringe un legame duraturo con Louis Sullivan, che diventa il suo “Lieber Meister”.
Le case della prateria e l’architettura organica
Dopo l’esperienza con Sullivan, Wright apre il suo studio a Oak Park.
Inizia a sviluppare uno stile personale, noto come “prairie style”, che trova espressione in abitazioni unifamiliari integrate nel paesaggio.
Spazi aperti, geometrie orizzontali e materiali naturali sono i tratti distintivi di questo approccio.
Wright abolisce i corridoi, esalta il focolare domestico e progetta ambienti fluidi e continui.
Tutto si ispira alla natura e all’armonia tra uomo e ambiente.
L’influenza del Giappone e il soggiorno in Italia
Wright è profondamente affascinato dall’estetica giapponese, che scopre alla Fiera Colombiana del 1893.
Colleziona stampe, studia templi e assorbe la filosofia orientale, applicandola nei suoi progetti.
Nel 1909 attraversa una crisi personale e professionale, lasciando moglie e figli per trasferirsi in Europa con Mamah Borthwick Cheney.
Il soggiorno a Fiesole, vicino Firenze, diventa un momento fondamentale di riflessione.
Qui Wright progetta una casa-studio che anticipa le forme e le funzioni della futura Taliesin.
La tragedia di Taliesin e la rinascita
Nel 1914 un incendio doloso distrugge Taliesin e causa la morte di Mamah e altre sei persone.
Wright è devastato, ma decide di ricostruire la dimora.
Nasce Taliesin II, simbolo di rinascita personale e artistica.
Negli anni successivi, Wright progetta edifici iconici come la Casa sulla cascata e il Guggenheim Museum.
Continua a viaggiare, tenere conferenze e pubblicare.
Anche in tarda età resta energico e produttivo, sostenendo la sua visione di architettura organica.
Una filosofia di vita e progettazione
L’architettura organica di Wright mira a integrare costruzioni e ambiente naturale.
Secondo lui, forma e funzione devono fondersi in un’unità armonica.
Le sue opere non sono solo edifici, ma organismi viventi, radicati nel contesto.
Elimina il superfluo, predilige materiali locali e crea spazi che migliorano la qualità della vita.
Wright non si ispira solo a modelli architettonici, ma anche alla filosofia trascendentalista di Emerson e all’essenzialità dell’arte giapponese.
Morte e funerali di Frank Lloyd Wright
Frank Lloyd Wright muore il 9 aprile 1959 a Phoenix, all’età di 91 anni, in seguito a complicazioni post-operatorie.
Viene inizialmente sepolto nel cimitero della Unity Chapel in Wisconsin, accanto alla sua famiglia.
Successivamente, la moglie Olgivanna fa trasferire le sue ceneri a Scottsdale, in Arizona, presso Taliesin West, dove oggi riposa.