8 aprile 2013. Muore Margaret Thatcher, la Lady di ferro.

Margaret Thatcher nasce il 13 ottobre 1925 a Grantham, nel Lincolnshire.
Cresce in una famiglia metodista, con un padre droghiere e attivo nella politica locale.
Fin da giovane si distingue per determinazione e passione per la politica.
Si laurea in chimica al Somerville College di Oxford.
Dopo gli studi lavora come ricercatrice e poi consegue una seconda laurea in giurisprudenza.
Nel 1951 sposa Denis Thatcher, con cui avrà due figli gemelli.
Gli esordi politici e l’ascesa
Nel 1959 viene eletta alla Camera dei Comuni per il collegio di Finchley.
All’inizio degli anni ’60 ricopre incarichi minori, distinguendosi per la sua dedizione.
Nel 1970 il premier Edward Heath la nomina Segretario di Stato per l’Istruzione.
Qui si guadagna il soprannome “Milk Snatcher” per il taglio al latte gratuito nelle scuole.
Nel 1975 sfida e batte Heath, diventando la prima donna leader del Partito Conservatore.
Conquista rapidamente consensi anche grazie al suo carattere deciso e alle idee economiche liberiste.
Prime Minister del Regno Unito
Nel 1979 Margaret Thatcher diventa la prima donna Primo Ministro del Regno Unito.
Affronta un paese in profonda crisi economica, segnato da disoccupazione e inflazione.
Applica politiche monetariste ispirate a Milton Friedman e alla Reaganomics.
Privatizza grandi aziende statali, deregolamenta il mercato e riduce l’influenza dei sindacati.
Inizialmente la sua popolarità oscilla, ma la vittoria nella guerra delle Falkland nel 1982 la consacra come leader forte e determinata.
Vince le elezioni del 1983 con un ampio margine.
Il secondo mandato e lo scontro con i sindacati
Nel suo secondo mandato, Thatcher prosegue con le riforme liberiste.
Riduce il potere dei sindacati e affronta lo storico sciopero dei minatori del 1984-1985.
Resiste con fermezza e ne esce vincitrice, consolidando la sua immagine di “Iron Lady”.
Nel frattempo continua la stagione delle privatizzazioni, toccando settori chiave come energia, telecomunicazioni e trasporti.
In politica estera rafforza il legame con Ronald Reagan e sostiene la NATO in chiave anticomunista.
Il terzo mandato e la caduta
Nel 1987 ottiene un terzo mandato, unica premier britannica del XX secolo a riuscirci.
Introduce la discussa poll tax, una tassa uguale per tutti i cittadini, che genera forti proteste.
Si scontra con i membri del suo stesso partito sul tema dell’Europa e della moneta unica.
Nel 1990 perde il sostegno interno e si dimette da Primo Ministro e da leader del partito conservatore.
Lascia Downing Street il 28 novembre 1990, tra le lacrime e gli applausi.
L’eredità politica e il ritiro
Dopo il ritiro dalla politica attiva nel 1992, diventa Baronessa di Kesteven e siede nella Camera dei Lord.
Fonda una fondazione, scrive libri e resta punto di riferimento per l’ala più conservatrice del partito.
Rimane una figura divisiva: per alcuni eroina che ha salvato l’economia britannica, per altri simbolo di disuguaglianza e insensibilità sociale.
Negli anni Duemila si ritira progressivamente dalla vita pubblica a causa dell’Alzheimer.
La morte e i funerali
Margaret Thatcher muore l’8 aprile 2013, all’età di 87 anni, a causa di un ictus.
Si spegne nella sua suite al Ritz Hotel di Londra, dopo anni di fragilità fisica e declino cognitivo.
Riceve un funerale cerimoniale con onori militari il 17 aprile nella Cattedrale di San Paolo.
Partecipano la regina Elisabetta II, il principe Filippo, e leader internazionali di primo piano.
Dopo la cerimonia, viene cremata e le sue ceneri vengono sepolte accanto al marito Denis, nel giardino del Royal Hospital Chelsea.
La sua morte suscita reazioni contrastanti: celebrazioni, omaggi e anche proteste.
Il suo impatto sulla storia britannica rimane indelebile, simbolo di un’epoca e di un modo di fare politica senza compromessi.
Margaret Thatcher nasce il 13 ottobre 1925 a Grantham, nel Lincolnshire.
Cresce in una famiglia metodista, con un padre droghiere e attivo nella politica locale.
Fin da giovane si distingue per determinazione e passione per la politica.
Si laurea in chimica al Somerville College di Oxford.
Dopo gli studi lavora come ricercatrice e poi consegue una seconda laurea in giurisprudenza.
Nel 1951 sposa Denis Thatcher, con cui avrà due figli gemelli.
Gli esordi politici e l’ascesa
Nel 1959 viene eletta alla Camera dei Comuni per il collegio di Finchley.
All’inizio degli anni ’60 ricopre incarichi minori, distinguendosi per la sua dedizione.
Nel 1970 il premier Edward Heath la nomina Segretario di Stato per l’Istruzione.
Qui si guadagna il soprannome “Milk Snatcher” per il taglio al latte gratuito nelle scuole.
Nel 1975 sfida e batte Heath, diventando la prima donna leader del Partito Conservatore.
Conquista rapidamente consensi anche grazie al suo carattere deciso e alle idee economiche liberiste.
Prime Minister del Regno Unito
Nel 1979 Margaret Thatcher diventa la prima donna Primo Ministro del Regno Unito.
Affronta un paese in profonda crisi economica, segnato da disoccupazione e inflazione.
Applica politiche monetariste ispirate a Milton Friedman e alla Reaganomics.
Privatizza grandi aziende statali, deregolamenta il mercato e riduce l’influenza dei sindacati.
Inizialmente la sua popolarità oscilla, ma la vittoria nella guerra delle Falkland nel 1982 la consacra come leader forte e determinata.
Vince le elezioni del 1983 con un ampio margine.
Il secondo mandato e lo scontro con i sindacati
Nel suo secondo mandato, Thatcher prosegue con le riforme liberiste.
Riduce il potere dei sindacati e affronta lo storico sciopero dei minatori del 1984-1985.
Resiste con fermezza e ne esce vincitrice, consolidando la sua immagine di “Iron Lady”.
Nel frattempo continua la stagione delle privatizzazioni, toccando settori chiave come energia, telecomunicazioni e trasporti.
In politica estera rafforza il legame con Ronald Reagan e sostiene la NATO in chiave anticomunista.
Il terzo mandato e la caduta
Nel 1987 ottiene un terzo mandato, unica premier britannica del XX secolo a riuscirci.
Introduce la discussa poll tax, una tassa uguale per tutti i cittadini, che genera forti proteste.
Si scontra con i membri del suo stesso partito sul tema dell’Europa e della moneta unica.
Nel 1990 perde il sostegno interno e si dimette da Primo Ministro e da leader del partito conservatore.
Lascia Downing Street il 28 novembre 1990, tra le lacrime e gli applausi.
L’eredità politica e il ritiro
Dopo il ritiro dalla politica attiva nel 1992, diventa Baronessa di Kesteven e siede nella Camera dei Lord.
Fonda una fondazione, scrive libri e resta punto di riferimento per l’ala più conservatrice del partito.
Rimane una figura divisiva: per alcuni eroina che ha salvato l’economia britannica, per altri simbolo di disuguaglianza e insensibilità sociale.
Negli anni Duemila si ritira progressivamente dalla vita pubblica a causa dell’Alzheimer.
La morte e i funerali
Margaret Thatcher muore l’8 aprile 2013, all’età di 87 anni, a causa di un ictus.
Si spegne nella sua suite al Ritz Hotel di Londra, dopo anni di fragilità fisica e declino cognitivo.
Riceve un funerale cerimoniale con onori militari il 17 aprile nella Cattedrale di San Paolo.
Partecipano la regina Elisabetta II, il principe Filippo, e leader internazionali di primo piano.
Dopo la cerimonia, viene cremata e le sue ceneri vengono sepolte accanto al marito Denis, nel giardino del Royal Hospital Chelsea.
La sua morte suscita reazioni contrastanti: celebrazioni, omaggi e anche proteste.
Il suo impatto sulla storia britannica rimane indelebile, simbolo di un’epoca e di un modo di fare politica senza compromessi.