8 aprile 1492. Muore Lorenzo il Magnifico.

Lorenzo il Magnifico all’anagrafe Lorenzo de’ Medici nasce a Firenze il 1º gennaio 1449.
Appartiene a una delle famiglie più potenti della città, che già da tempo esercita un controllo informale sulla Repubblica fiorentina.
Fin da bambino cresce immerso nella cultura umanista, circondato da filosofi, letterati e artisti.
Studia con i migliori maestri del tempo, tra cui Marsilio Ficino e Cristoforo Landino.
Il nonno Cosimo, fondatore della potenza medicea, lo segue con affetto e attenzione, vedendo in lui un futuro leader.
A soli 12 anni partecipa ai dibattiti dell’Accademia neoplatonica, dimostrando intelligenza e maturità precoci.
Gli esordi politici e il matrimonio con Clarice Orsini
Dopo alcuni viaggi diplomatici in Italia settentrionale e a Napoli, Lorenzo inizia a prendere confidenza con la scena politica.
Nel 1469, alla morte del padre Piero il Gottoso, assume il potere insieme al fratello Giuliano.
Nello stesso anno sposa Clarice Orsini, appartenente a una delle più nobili famiglie romane.
L’unione è strategica: rafforza i legami con la corte papale e garantisce prestigio alla casata medicea.
Il matrimonio è sereno, sebbene i due sposi siano molto diversi per formazione e carattere.
Insieme generano dieci figli, tra cui Giovanni, futuro papa Leone X.
Il governo di Firenze e le prime sfide
Lorenzo, pur senza alcun titolo ufficiale, diventa il vero signore di Firenze.
Mantiene la forma repubblicana, ma concentra nelle sue mani il potere effettivo.
Nei primi anni del suo governo affronta rivolte a Prato e Volterra, che reprime con decisione.
Nel 1472 guida una dura campagna militare contro Volterra per il controllo delle miniere di allume.
L’azione si conclude con un saccheggio sanguinoso, che suscita scandalo tra i fiorentini.
Tuttavia, il suo prestigio continua a crescere.
La Congiura dei Pazzi e la guerra con lo Stato Pontificio
Nel 1478 Lorenzo è vittima di un drammatico attentato nella cattedrale di Santa Maria del Fiore.
Durante la messa, suo fratello Giuliano viene assassinato, mentre lui riesce a salvarsi.
La Congiura dei Pazzi è orchestrata con il sostegno di papa Sisto IV e del re di Napoli.
L’attentato fallisce, ma scatena una guerra violenta contro Firenze.
Lorenzo risponde con abilità e coraggio.
Nel 1479 parte per Napoli, dove riesce a convincere re Ferrante a firmare la pace.
Questo gesto gli vale l’ammirazione dell’intera Penisola e lo consacra come uomo di Stato.
Il mecenate del Rinascimento
Lorenzo il Magnificoè anche un raffinato poeta, scrittore e protettore delle arti.
Sostiene con passione artisti come Botticelli, Verrocchio, il giovane Michelangelo.
Promuove l’attività culturale dell’Accademia neoplatonica e protegge pensatori come Pico della Mirandola e Poliziano.
Sotto il suo governo, Firenze diventa il centro culturale del Rinascimento italiano.
Le sue feste, le sue poesie e le sue iniziative artistiche incarnano lo spirito dell’epoca.
La politica estera e l’equilibrio italiano
Dopo la pace del 1480, Lorenzo lavora per mantenere la stabilità tra gli Stati italiani.
Favorisce la creazione della Lega Italica e costruisce alleanze solide con Napoli e lo Stato Pontificio.
Grazie alla sua diplomazia, tiene lontane le ambizioni della Francia e dell’Impero.
Con papa Innocenzo VIII stringe un accordo che porta alla nomina cardinalizia del figlio Giovanni.
In cambio, la figlia Maddalena sposa Franceschetto Cybo, figlio del papa.
Queste nozze rafforzano ulteriormente il ruolo della famiglia Medici nello scenario europeo.
Il declino fisico e gli ultimi anni
Negli ultimi anni Lorenzo affronta problemi di salute legati alla gotta, malattia ereditaria nella sua famiglia.
Nel frattempo, la sua figura pubblica viene contestata da Girolamo Savonarola, frate domenicano contrario al lusso e alla corruzione.
Nonostante ciò, Lorenzo continua a esercitare il potere con lucidità e attenzione.
Nel 1488 perde la moglie Clarice, evento che lo colpisce profondamente.
Prosegue comunque la sua attività di governo e si adopera per garantire un futuro alla dinastia.
Morte e funerali di Lorenzo il Magnifico
L’8 aprile 1492 Lorenzo muore nella Villa di Careggi, all’età di soli 43 anni.
Accanto a lui ci sono il filosofo Pico della Mirandola, il poeta Poliziano e il frate Savonarola, che gli offre conforto spirituale.
La sua morte lascia un vuoto enorme nella politica italiana.
Il giorno dopo, la salma viene portata a San Marco per le esequie e poi sepolta nella Sagrestia Vecchia di San Lorenzo.
Anni dopo, Michelangelo realizza un monumento funerario per lui e il fratello Giuliano nella Sagrestia Nuova.
Con la sua scomparsa finisce un’epoca.
L’Italia, privata del suo più abile diplomatico, sprofonda presto nelle guerre che Lorenzo era riuscito a evitare.
Il suo successore, Piero il Fatuo, non sarà in grado di reggere il peso dell’eredità paterna.
Il Rinascimento fiorentino perde così la sua guida più luminosa.
Lorenzo il Magnifico all’anagrafe Lorenzo de’ Medici nasce a Firenze il 1º gennaio 1449.
Appartiene a una delle famiglie più potenti della città, che già da tempo esercita un controllo informale sulla Repubblica fiorentina.
Fin da bambino cresce immerso nella cultura umanista, circondato da filosofi, letterati e artisti.
Studia con i migliori maestri del tempo, tra cui Marsilio Ficino e Cristoforo Landino.
Il nonno Cosimo, fondatore della potenza medicea, lo segue con affetto e attenzione, vedendo in lui un futuro leader.
A soli 12 anni partecipa ai dibattiti dell’Accademia neoplatonica, dimostrando intelligenza e maturità precoci.
Gli esordi politici e il matrimonio con Clarice Orsini
Dopo alcuni viaggi diplomatici in Italia settentrionale e a Napoli, Lorenzo inizia a prendere confidenza con la scena politica.
Nel 1469, alla morte del padre Piero il Gottoso, assume il potere insieme al fratello Giuliano.
Nello stesso anno sposa Clarice Orsini, appartenente a una delle più nobili famiglie romane.
L’unione è strategica: rafforza i legami con la corte papale e garantisce prestigio alla casata medicea.
Il matrimonio è sereno, sebbene i due sposi siano molto diversi per formazione e carattere.
Insieme generano dieci figli, tra cui Giovanni, futuro papa Leone X.
Il governo di Firenze e le prime sfide
Lorenzo, pur senza alcun titolo ufficiale, diventa il vero signore di Firenze.
Mantiene la forma repubblicana, ma concentra nelle sue mani il potere effettivo.
Nei primi anni del suo governo affronta rivolte a Prato e Volterra, che reprime con decisione.
Nel 1472 guida una dura campagna militare contro Volterra per il controllo delle miniere di allume.
L’azione si conclude con un saccheggio sanguinoso, che suscita scandalo tra i fiorentini.
Tuttavia, il suo prestigio continua a crescere.
La Congiura dei Pazzi e la guerra con lo Stato Pontificio
Nel 1478 Lorenzo è vittima di un drammatico attentato nella cattedrale di Santa Maria del Fiore.
Durante la messa, suo fratello Giuliano viene assassinato, mentre lui riesce a salvarsi.
La Congiura dei Pazzi è orchestrata con il sostegno di papa Sisto IV e del re di Napoli.
L’attentato fallisce, ma scatena una guerra violenta contro Firenze.
Lorenzo risponde con abilità e coraggio.
Nel 1479 parte per Napoli, dove riesce a convincere re Ferrante a firmare la pace.
Questo gesto gli vale l’ammirazione dell’intera Penisola e lo consacra come uomo di Stato.
Il mecenate del Rinascimento
Lorenzo il Magnificoè anche un raffinato poeta, scrittore e protettore delle arti.
Sostiene con passione artisti come Botticelli, Verrocchio, il giovane Michelangelo.
Promuove l’attività culturale dell’Accademia neoplatonica e protegge pensatori come Pico della Mirandola e Poliziano.
Sotto il suo governo, Firenze diventa il centro culturale del Rinascimento italiano.
Le sue feste, le sue poesie e le sue iniziative artistiche incarnano lo spirito dell’epoca.
La politica estera e l’equilibrio italiano
Dopo la pace del 1480, Lorenzo lavora per mantenere la stabilità tra gli Stati italiani.
Favorisce la creazione della Lega Italica e costruisce alleanze solide con Napoli e lo Stato Pontificio.
Grazie alla sua diplomazia, tiene lontane le ambizioni della Francia e dell’Impero.
Con papa Innocenzo VIII stringe un accordo che porta alla nomina cardinalizia del figlio Giovanni.
In cambio, la figlia Maddalena sposa Franceschetto Cybo, figlio del papa.
Queste nozze rafforzano ulteriormente il ruolo della famiglia Medici nello scenario europeo.
Il declino fisico e gli ultimi anni
Negli ultimi anni Lorenzo affronta problemi di salute legati alla gotta, malattia ereditaria nella sua famiglia.
Nel frattempo, la sua figura pubblica viene contestata da Girolamo Savonarola, frate domenicano contrario al lusso e alla corruzione.
Nonostante ciò, Lorenzo continua a esercitare il potere con lucidità e attenzione.
Nel 1488 perde la moglie Clarice, evento che lo colpisce profondamente.
Prosegue comunque la sua attività di governo e si adopera per garantire un futuro alla dinastia.
Morte e funerali di Lorenzo il Magnifico
L’8 aprile 1492 Lorenzo muore nella Villa di Careggi, all’età di soli 43 anni.
Accanto a lui ci sono il filosofo Pico della Mirandola, il poeta Poliziano e il frate Savonarola, che gli offre conforto spirituale.
La sua morte lascia un vuoto enorme nella politica italiana.
Il giorno dopo, la salma viene portata a San Marco per le esequie e poi sepolta nella Sagrestia Vecchia di San Lorenzo.
Anni dopo, Michelangelo realizza un monumento funerario per lui e il fratello Giuliano nella Sagrestia Nuova.
Con la sua scomparsa finisce un’epoca.
L’Italia, privata del suo più abile diplomatico, sprofonda presto nelle guerre che Lorenzo era riuscito a evitare.
Il suo successore, Piero il Fatuo, non sarà in grado di reggere il peso dell’eredità paterna.
Il Rinascimento fiorentino perde così la sua guida più luminosa.