7 aprile 1947. Muore Henry Ford, l’uomo che inventò l’industria automobilistica.

Henry Ford nasce il 30 luglio 1863 a Springwells Township, nel Michigan.
Cresce in una famiglia di agricoltori di origine irlandese e fin da giovane dimostra una naturale predisposizione per la meccanica.
Nel 1888 si trasferisce a Detroit e viene assunto dalla Edison Illuminating Company, la compagnia elettrica fondata da Thomas Edison.
Durante il tempo libero, inizia a progettare un’automobile a motore a combustione interna, ispirandosi ai lavori di Karl Benz e Gottlieb Daimler.
Nel 1896 costruisce il suo primo prototipo, chiamato “quadriciclo”, e lo prova su strada con successo.
La nascita della Ford Motor Company
Nel 1899 Henry Ford lascia l’impiego e lavora come ingegnere capo nella Detroit Automobile Company.
Tre anni dopo fonda la Ford Motor Company, con l’obiettivo di rendere l’automobile accessibile a tutti.
Nel 1908 lancia la leggendaria Ford Model T, un’auto economica, resistente e facile da guidare, prodotta solo in colore nero.
La Ford T diventa un simbolo di mobilità per le masse e viene costruita fino al 1927, raggiungendo i 15 milioni di esemplari.
Ford rivoluziona il mondo del lavoro introducendo la catena di montaggio, che riduce drasticamente i tempi di produzione.
Grazie a questa innovazione, abbatte i costi e rende le auto più accessibili, cambiando per sempre il panorama industriale mondiale.
La settimana lavorativa e i diritti dei lavoratori
Nel 1926 Henry Ford introduce un’altra rivoluzione: la settimana lavorativa di 5 giorni e 40 ore.
Questa scelta, all’epoca rivoluzionaria, si diffonde rapidamente e diventa lo standard in tutti gli Stati Uniti.
Ford migliora anche i salari dei suoi operai, credendo fermamente che ogni lavoratore debba poter comprare ciò che produce.
Questa visione del lavoro, definita “fordismo”, si afferma come modello industriale nel XX secolo.
Esperimenti con la natura e la tecnologia
La passione di Henry Ford per la scienza e l’ambiente lo porta a progettare la “Hemp Body Car”.
Questa automobile, mai entrata in produzione, è realizzata con fibre di canapa ed è alimentata da etanolo di canapa.
Dopo 12 anni di ricerca, il prototipo viene presentato nel 1941, anticipando temi oggi legati alla sostenibilità.
Tuttavia, con la morte di Ford e il divieto alla coltivazione della canapa nel 1955, il progetto non ha seguito.
Omaggi, contraddizioni e controversie
Durante la sua vita, Ford riceve numerosi riconoscimenti, tra cui, nel 1938, la Gran Croce dell’Aquila Tedesca da parte del regime nazista.
Questo gesto, insieme ai suoi scritti antisemiti pubblicati nel volume “L’ebreo internazionale”, genera dure critiche.
Le sue posizioni diventano fonte di ispirazione per Adolf Hitler e circolano ampiamente nella Germania nazista.
Ford è anche massone, e nel 1940 raggiunge il 33º grado del Rito scozzese antico ed accettato.
La transizione generazionale e la gestione dell’eredità
Nel 1938 affida formalmente la direzione dell’azienda al figlio Edsel, che guida anche il marchio Lincoln.
Tuttavia, il vero controllo resta nelle mani di Ford, attraverso l’uomo di fiducia Harry Bennett.
Dopo la morte prematura di Edsel nel 1943, Henry Ford riprende temporaneamente il comando.
Solo nel 1945, su pressione della moglie Clara e della nuora Eleanor, cede il potere al nipote Henry Ford II, che inizia un processo di rinnovamento aziendale.
L’ultima fase della vita e la memoria eterna
Henry Ford muore il 7 aprile 1947 a Dearborn, all’età di 83 anni.
Colpito da numerosi infarti, si spegne nella sua residenza dopo una vita di innovazioni e controversie.
Viene sepolto nel Ford Cemetery di Detroit, città simbolo della sua visione industriale.
Nel 1967 il suo nome entra nell’Automotive Hall of Fame, che onora le figure più influenti del settore automobilistico.
Henry Ford nasce il 30 luglio 1863 a Springwells Township, nel Michigan.
Cresce in una famiglia di agricoltori di origine irlandese e fin da giovane dimostra una naturale predisposizione per la meccanica.
Nel 1888 si trasferisce a Detroit e viene assunto dalla Edison Illuminating Company, la compagnia elettrica fondata da Thomas Edison.
Durante il tempo libero, inizia a progettare un’automobile a motore a combustione interna, ispirandosi ai lavori di Karl Benz e Gottlieb Daimler.
Nel 1896 costruisce il suo primo prototipo, chiamato “quadriciclo”, e lo prova su strada con successo.
La nascita della Ford Motor Company
Nel 1899 Henry Ford lascia l’impiego e lavora come ingegnere capo nella Detroit Automobile Company.
Tre anni dopo fonda la Ford Motor Company, con l’obiettivo di rendere l’automobile accessibile a tutti.
Nel 1908 lancia la leggendaria Ford Model T, un’auto economica, resistente e facile da guidare, prodotta solo in colore nero.
La Ford T diventa un simbolo di mobilità per le masse e viene costruita fino al 1927, raggiungendo i 15 milioni di esemplari.
Ford rivoluziona il mondo del lavoro introducendo la catena di montaggio, che riduce drasticamente i tempi di produzione.
Grazie a questa innovazione, abbatte i costi e rende le auto più accessibili, cambiando per sempre il panorama industriale mondiale.
La settimana lavorativa e i diritti dei lavoratori
Nel 1926 Henry Ford introduce un’altra rivoluzione: la settimana lavorativa di 5 giorni e 40 ore.
Questa scelta, all’epoca rivoluzionaria, si diffonde rapidamente e diventa lo standard in tutti gli Stati Uniti.
Ford migliora anche i salari dei suoi operai, credendo fermamente che ogni lavoratore debba poter comprare ciò che produce.
Questa visione del lavoro, definita “fordismo”, si afferma come modello industriale nel XX secolo.
Esperimenti con la natura e la tecnologia
La passione di Henry Ford per la scienza e l’ambiente lo porta a progettare la “Hemp Body Car”.
Questa automobile, mai entrata in produzione, è realizzata con fibre di canapa ed è alimentata da etanolo di canapa.
Dopo 12 anni di ricerca, il prototipo viene presentato nel 1941, anticipando temi oggi legati alla sostenibilità.
Tuttavia, con la morte di Ford e il divieto alla coltivazione della canapa nel 1955, il progetto non ha seguito.
Omaggi, contraddizioni e controversie
Durante la sua vita, Ford riceve numerosi riconoscimenti, tra cui, nel 1938, la Gran Croce dell’Aquila Tedesca da parte del regime nazista.
Questo gesto, insieme ai suoi scritti antisemiti pubblicati nel volume “L’ebreo internazionale”, genera dure critiche.
Le sue posizioni diventano fonte di ispirazione per Adolf Hitler e circolano ampiamente nella Germania nazista.
Ford è anche massone, e nel 1940 raggiunge il 33º grado del Rito scozzese antico ed accettato.
La transizione generazionale e la gestione dell’eredità
Nel 1938 affida formalmente la direzione dell’azienda al figlio Edsel, che guida anche il marchio Lincoln.
Tuttavia, il vero controllo resta nelle mani di Ford, attraverso l’uomo di fiducia Harry Bennett.
Dopo la morte prematura di Edsel nel 1943, Henry Ford riprende temporaneamente il comando.
Solo nel 1945, su pressione della moglie Clara e della nuora Eleanor, cede il potere al nipote Henry Ford II, che inizia un processo di rinnovamento aziendale.
L’ultima fase della vita e la memoria eterna
Henry Ford muore il 7 aprile 1947 a Dearborn, all’età di 83 anni.
Colpito da numerosi infarti, si spegne nella sua residenza dopo una vita di innovazioni e controversie.
Viene sepolto nel Ford Cemetery di Detroit, città simbolo della sua visione industriale.
Nel 1967 il suo nome entra nell’Automotive Hall of Fame, che onora le figure più influenti del settore automobilistico.