5 marzo 2021. Muore Carlo Tognoli.

Carlo Tognoli nasce a Milano il 16 giugno 1938.
Dopo aver conseguito il diploma di perito chimico, iniziò a lavorare in un’azienda farmaceutica, ma la sua vera passione era la politica.
Nel 1958 si iscrisse al Partito Socialista Italiano (PSI), iniziando una lunga carriera che lo portò ai vertici dell’amministrazione milanese e nazionale.
Negli anni ’60 divenne consigliere comunale a Cormano e segretario cittadino del PSI di Milano.
Sindaco di Milano (1976-1986)
Nel maggio del 1976 Tognoli fu eletto sindaco di Milano, diventando il più giovane primo cittadino della storia della città. Rimase in carica per dieci anni, fino al dicembre 1986.
Durante il suo mandato, lavorò per modernizzare Milano, sviluppando infrastrutture e servizi pubblici.
Si impegnò nel potenziamento della metropolitana, nella costruzione di nuovi quartieri residenziali e nel miglioramento della viabilità urbana.
Deputato ed europarlamentare
Parallelamente al ruolo di sindaco, dal 1984 al 1987 fu membro del Parlamento europeo per il Partito Socialista Europeo.
Nel 1987 venne eletto deputato alla Camera, segnando il suo ingresso definitivo nella politica nazionale.
Ministro della Repubblica
Tra il 1987 e il 1992, Tognoli ricoprì diversi incarichi ministeriali.
Fu ministro per i problemi delle aree urbane nei governi Goria e De Mita e successivamente ministro del turismo e dello spettacolo nei governi Andreotti VI e VII.
In questi ruoli si occupò dello sviluppo delle città italiane e della promozione del settore turistico e culturale.
Il coinvolgimento in Tangentopoli
Nel 1992 lo scandalo Tangentopoli travolse la politica italiana e coinvolse anche Carlo Tognoli.
Ricevette un avviso di garanzia e fu successivamente condannato a 3 anni e 3 mesi di reclusione per ricettazione nell’ambito delle tangenti di Mario Chiesa.
Questo episodio segnò profondamente la sua carriera politica, portandolo a un progressivo allontanamento dalla scena pubblica.
Gli incarichi successivi
Dopo l’uscita dalla politica attiva, Tognoli ottenne un incarico in Mediobanca grazie a Enrico Cuccia.
Negli anni 2000, tornò a ricoprire ruoli istituzionali come presidente del Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci (2003-2005) e della Fondazione Ospedale Maggiore di Milano (2005-2009). Nel 2009 fu nominato presidente dell’Istituto per la scienza dell’amministrazione pubblica, mentre tra il 2013 e il 2016 presiedette una società all’interno di Mediobanca.
La morte e i funerali
Carlo Tognoli morì a Milano il 5 marzo 2021 all’età di 82 anni, a causa delle complicazioni del COVID-19.
Il contagio avvenne durante un ricovero per la frattura del femore all’Istituto ortopedico Gaetano Pini.
Dopo un lungo periodo in ospedale, fece ritorno a casa pochi giorni prima del decesso.
Milano dichiarò il lutto cittadino il 6 marzo 2021.
La camera ardente fu allestita in Sala Alessi a Palazzo Marino e il funerale laico si svolse il giorno successivo.
Tognoli venne cremato e le sue ceneri furono inizialmente collocate nel cimitero di Chiaravalle, per poi essere trasferite nella cripta del Famedio del Cimitero Monumentale di Milano il 2 novembre 2021, insieme alle ceneri del suo successore Marco Formentini.
Carlo Tognoli nasce a Milano il 16 giugno 1938.
Dopo aver conseguito il diploma di perito chimico, iniziò a lavorare in un’azienda farmaceutica, ma la sua vera passione era la politica.
Nel 1958 si iscrisse al Partito Socialista Italiano (PSI), iniziando una lunga carriera che lo portò ai vertici dell’amministrazione milanese e nazionale.
Negli anni ’60 divenne consigliere comunale a Cormano e segretario cittadino del PSI di Milano.
Sindaco di Milano (1976-1986)
Nel maggio del 1976 Tognoli fu eletto sindaco di Milano, diventando il più giovane primo cittadino della storia della città. Rimase in carica per dieci anni, fino al dicembre 1986.
Durante il suo mandato, lavorò per modernizzare Milano, sviluppando infrastrutture e servizi pubblici.
Si impegnò nel potenziamento della metropolitana, nella costruzione di nuovi quartieri residenziali e nel miglioramento della viabilità urbana.
Deputato ed europarlamentare
Parallelamente al ruolo di sindaco, dal 1984 al 1987 fu membro del Parlamento europeo per il Partito Socialista Europeo.
Nel 1987 venne eletto deputato alla Camera, segnando il suo ingresso definitivo nella politica nazionale.
Ministro della Repubblica
Tra il 1987 e il 1992, Tognoli ricoprì diversi incarichi ministeriali.
Fu ministro per i problemi delle aree urbane nei governi Goria e De Mita e successivamente ministro del turismo e dello spettacolo nei governi Andreotti VI e VII.
In questi ruoli si occupò dello sviluppo delle città italiane e della promozione del settore turistico e culturale.
Il coinvolgimento in Tangentopoli
Nel 1992 lo scandalo Tangentopoli travolse la politica italiana e coinvolse anche Carlo Tognoli.
Ricevette un avviso di garanzia e fu successivamente condannato a 3 anni e 3 mesi di reclusione per ricettazione nell’ambito delle tangenti di Mario Chiesa.
Questo episodio segnò profondamente la sua carriera politica, portandolo a un progressivo allontanamento dalla scena pubblica.
Gli incarichi successivi
Dopo l’uscita dalla politica attiva, Tognoli ottenne un incarico in Mediobanca grazie a Enrico Cuccia.
Negli anni 2000, tornò a ricoprire ruoli istituzionali come presidente del Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci (2003-2005) e della Fondazione Ospedale Maggiore di Milano (2005-2009). Nel 2009 fu nominato presidente dell’Istituto per la scienza dell’amministrazione pubblica, mentre tra il 2013 e il 2016 presiedette una società all’interno di Mediobanca.
La morte e i funerali
Carlo Tognoli morì a Milano il 5 marzo 2021 all’età di 82 anni, a causa delle complicazioni del COVID-19.
Il contagio avvenne durante un ricovero per la frattura del femore all’Istituto ortopedico Gaetano Pini.
Dopo un lungo periodo in ospedale, fece ritorno a casa pochi giorni prima del decesso.
Milano dichiarò il lutto cittadino il 6 marzo 2021.
La camera ardente fu allestita in Sala Alessi a Palazzo Marino e il funerale laico si svolse il giorno successivo.
Tognoli venne cremato e le sue ceneri furono inizialmente collocate nel cimitero di Chiaravalle, per poi essere trasferite nella cripta del Famedio del Cimitero Monumentale di Milano il 2 novembre 2021, insieme alle ceneri del suo successore Marco Formentini.