4 aprile 2019. Muore Cesare Cadeo, il gentiluomo della TV anni ’90.

Cesare Cadeo nasce a Milano il 2 luglio 1946.
Cresce in una famiglia milanese e frequenta il liceo classico all’Istituto Zaccaria.
Tra i suoi compagni di classe ci sono Marco Cefis e Marco Tronchetti Provera.
Dopo il diploma, si laurea in Giurisprudenza all’Università Statale di Milano.
Completa un master in Inghilterra, a Brighton, e ottiene una seconda laurea alla Pro Deo University di New York.
In quegli anni fonda, insieme a Vincenzo Franceschelli e Fabrizio Del Noce, la Confederazione Studentesca.
Il movimento nasce come risposta riformista al clima rivoluzionario del Sessantotto.
L’ingresso in televisione
Nel 1981 inizia a lavorare per Canale 5 come inviato e consulente aziendale.
L’anno seguente appare nei programmi sportivi Gol e Superflash, al fianco di Mike Bongiorno.
Nel 1982 recita un piccolo ruolo da giornalista nel film Io so che tu sai che io so, diretto da Alberto Sordi.
Nel 1983 conduce Five Album con Sandra Mondaini, un riepilogo della stagione Mediaset.
Allo stesso tempo realizza servizi per Buongiorno Italia e altri programmi sportivi.
Nel corso degli anni Ottanta guida trasmissioni come Record, Super Record e Un anno di sport.
Collabora con Mike Bongiorno anche nei programmi Pentatlon e Superflash.
Grazie al suo stile pacato e garbato, diventa una presenza familiare per milioni di telespettatori.
Il volto gentile della televisione
Nel 1987 debutta con Fantasia, un quiz dedicato ai bambini trasmesso su Canale 5.
Tra il 1989 e il 1992 conduce Calciomania su Italia 1, con Paola Perego e Maurizio Mosca.
Partecipa a programmi divulgativi come Siamo fatti così e L’Italia del Giro, con Emanuela Folliero.
Nel 1994 approda su Rete 4 per condurre Buona giornata, insieme a Patrizia Rossetti.
Nel 1995 diventa ospite fisso di Mai dire Gol, in un’irresistibile rubrica ambientata in una finta edicola.
Nel 2001 torna alla conduzione con Mezzogiorno di cuoco, accanto allo chef Lorenzo Battistello.
Contemporaneamente lavora anche nella redazione del TG5.
L’esperienza in Rai e il ritorno in scena
Nel 2007 passa a Rai 2, dove conduce il reality La sposa perfetta con Roberta Lanfranchi.
In occasione del decimo anniversario di Furore, ne presenta una puntata speciale.
Nel 2008 è ospite del concorso di bellezza Miss Muretto, condotto da Beppe Braida.
Torna in TV anche nella quinta stagione di Pechino Express, in una delle prove più divertenti.
L’impegno politico e lo sport
Tra il 1999 e il 2004 ricopre il ruolo di assessore allo Sport della Provincia di Milano, sotto Ombretta Colli.
Il fratello Maurizio Cadeo è invece assessore all’Arredo urbano nella giunta di Letizia Moratti.
Appassionato tifoso del Milan, entra nel consiglio di amministrazione della squadra tra gli anni Settanta e Ottanta.
Inoltre, diventa presidente di Milanosport, la società che gestisce gli impianti sportivi comunali.
La morte e i funerali
Cesare Cadeo muore a Milano il 4 aprile 2019, all’età di 72 anni, dopo una lunga malattia.
La notizia della sua scomparsa suscita grande commozione nel mondo della televisione e tra i telespettatori.
Viene ricordato da colleghi e amici come “il gentiluomo del piccolo schermo”, sempre elegante e misurato.
Cesare Cadeo nasce a Milano il 2 luglio 1946.
Cresce in una famiglia milanese e frequenta il liceo classico all’Istituto Zaccaria.
Tra i suoi compagni di classe ci sono Marco Cefis e Marco Tronchetti Provera.
Dopo il diploma, si laurea in Giurisprudenza all’Università Statale di Milano.
Completa un master in Inghilterra, a Brighton, e ottiene una seconda laurea alla Pro Deo University di New York.
In quegli anni fonda, insieme a Vincenzo Franceschelli e Fabrizio Del Noce, la Confederazione Studentesca.
Il movimento nasce come risposta riformista al clima rivoluzionario del Sessantotto.
L’ingresso in televisione
Nel 1981 inizia a lavorare per Canale 5 come inviato e consulente aziendale.
L’anno seguente appare nei programmi sportivi Gol e Superflash, al fianco di Mike Bongiorno.
Nel 1982 recita un piccolo ruolo da giornalista nel film Io so che tu sai che io so, diretto da Alberto Sordi.
Nel 1983 conduce Five Album con Sandra Mondaini, un riepilogo della stagione Mediaset.
Allo stesso tempo realizza servizi per Buongiorno Italia e altri programmi sportivi.
Nel corso degli anni Ottanta guida trasmissioni come Record, Super Record e Un anno di sport.
Collabora con Mike Bongiorno anche nei programmi Pentatlon e Superflash.
Grazie al suo stile pacato e garbato, diventa una presenza familiare per milioni di telespettatori.
Il volto gentile della televisione
Nel 1987 debutta con Fantasia, un quiz dedicato ai bambini trasmesso su Canale 5.
Tra il 1989 e il 1992 conduce Calciomania su Italia 1, con Paola Perego e Maurizio Mosca.
Partecipa a programmi divulgativi come Siamo fatti così e L’Italia del Giro, con Emanuela Folliero.
Nel 1994 approda su Rete 4 per condurre Buona giornata, insieme a Patrizia Rossetti.
Nel 1995 diventa ospite fisso di Mai dire Gol, in un’irresistibile rubrica ambientata in una finta edicola.
Nel 2001 torna alla conduzione con Mezzogiorno di cuoco, accanto allo chef Lorenzo Battistello.
Contemporaneamente lavora anche nella redazione del TG5.
L’esperienza in Rai e il ritorno in scena
Nel 2007 passa a Rai 2, dove conduce il reality La sposa perfetta con Roberta Lanfranchi.
In occasione del decimo anniversario di Furore, ne presenta una puntata speciale.
Nel 2008 è ospite del concorso di bellezza Miss Muretto, condotto da Beppe Braida.
Torna in TV anche nella quinta stagione di Pechino Express, in una delle prove più divertenti.
L’impegno politico e lo sport
Tra il 1999 e il 2004 ricopre il ruolo di assessore allo Sport della Provincia di Milano, sotto Ombretta Colli.
Il fratello Maurizio Cadeo è invece assessore all’Arredo urbano nella giunta di Letizia Moratti.
Appassionato tifoso del Milan, entra nel consiglio di amministrazione della squadra tra gli anni Settanta e Ottanta.
Inoltre, diventa presidente di Milanosport, la società che gestisce gli impianti sportivi comunali.
La morte e i funerali
Cesare Cadeo muore a Milano il 4 aprile 2019, all’età di 72 anni, dopo una lunga malattia.
La notizia della sua scomparsa suscita grande commozione nel mondo della televisione e tra i telespettatori.
Viene ricordato da colleghi e amici come “il gentiluomo del piccolo schermo”, sempre elegante e misurato.