27 marzo 1995. Muore Maurizio Gucci, tra lusso, potere e tragedia.

Maurizio Gucci nasce il 26 settembre 1948 a Firenze.
È figlio dell’imprenditore Rodolfo Gucci e dell’attrice Sandra Ravel.
Cresce sotto l’ombra di un nome pesante, quello del nonno Guccio Gucci, fondatore della storica casa di moda italiana.
Fin da giovane, respira lusso e ambizione.
Dopo aver studiato giurisprudenza all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, decide di entrare nell’azienda di famiglia.
È l’inizio di un percorso destinato a far parlare di sé.
L’ascesa ai vertici del gruppo Gucci
Nel 1983, la morte del padre segna un punto di svolta per Maurizio.
Con l’eredità, ottiene il controllo dell’azienda e un patrimonio stimato in oltre 800 miliardi di lire.
Diventa presidente e azionista di maggioranza, mosso dalla volontà di trasformare Gucci in un marchio globale.
Per rafforzare la propria posizione, licenzia il cugino Paolo Gucci, alimentando tensioni interne.
Si circonda di figure strategiche per rilanciare il brand: nel 1984 assume Domenico De Sole come manager.
Nel 1989 affida la direzione creativa a Dawn Mello, mentre nel 1990 punta su un giovane stilista texano, Tom Ford, che porterà la maison al successo internazionale.
La visione di Maurizio è ambiziosa, ma anche controversa.
L’addio definitivo al regno della moda
Nonostante gli sforzi per innovare, l’azienda attraversa momenti di forte instabilità.
Nel 1993, dopo anni di tensioni e difficoltà economiche, Maurizio decide di vendere le sue quote.
Cede il pacchetto azionario a Investcorp, società del Bahrein, per 270 miliardi di lire.
Con questa mossa, la dinastia Gucci esce definitivamente dalla gestione del marchio.
Maurizio si ritira dal mondo della moda, lasciando dietro di sé un capitolo importante della storia aziendale.
Amore, conflitti e il divorzio da Patrizia Reggiani
Nel 1970 conosce Patrizia Reggiani durante una festa dell’alta società.
Due anni dopo, il 28 ottobre 1972, la sposa nonostante l’opposizione del padre.
Dal matrimonio nascono due figlie, Alessandra e Allegra.
Tuttavia, la relazione si deteriora.
Nel 1985 Maurizio lascia Patrizia in modo improvviso e doloroso.
Il divorzio si conclude nel 1993.
Come parte dell’accordo, l’ex moglie ottiene una rendita annua di 1,5 miliardi di lire.
Nel frattempo, Maurizio intraprende una nuova relazione con Paola Franchi, suscitando gelosie e rancori mai sopiti.
Il delitto che sciocca l’Italia
La mattina del 27 marzo 1995, Maurizio Gucci viene assassinato a colpi di pistola.
Il delitto avviene nell’androne del palazzo di via Palestro a Milano, dove si trovano gli uffici della sua nuova società.
L’omicidio si consuma sotto gli occhi della portinaia, testimone chiave della scena.
L’efferato crimine scuote l’opinione pubblica e apre un’indagine lunga e complessa.
Morte e funerali
I funerali di Maurizio Gucci si svolgono il 4 aprile 1995 nella chiesa di San Carlo al Corso, a Milano.
Due anni dopo, nel 1997, le indagini portano a una svolta clamorosa: la mandante dell’omicidio è Patrizia Reggiani, l’ex moglie.
Vengono arrestati anche i suoi complici, tra cui Giuseppina “Pina” Auriemma, confidente e intermediaria.
Il processo svela un intreccio di odio, gelosia e paura di perdere privilegi economici.
Patrizia Reggiani viene condannata a 29 anni di carcere, poi ridotti a 17.
La vicenda resta una delle pagine più nere nella storia della moda italiana.
Maurizio Gucci nasce il 26 settembre 1948 a Firenze.
È figlio dell’imprenditore Rodolfo Gucci e dell’attrice Sandra Ravel.
Cresce sotto l’ombra di un nome pesante, quello del nonno Guccio Gucci, fondatore della storica casa di moda italiana.
Fin da giovane, respira lusso e ambizione.
Dopo aver studiato giurisprudenza all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, decide di entrare nell’azienda di famiglia.
È l’inizio di un percorso destinato a far parlare di sé.
L’ascesa ai vertici del gruppo Gucci
Nel 1983, la morte del padre segna un punto di svolta per Maurizio.
Con l’eredità, ottiene il controllo dell’azienda e un patrimonio stimato in oltre 800 miliardi di lire.
Diventa presidente e azionista di maggioranza, mosso dalla volontà di trasformare Gucci in un marchio globale.
Per rafforzare la propria posizione, licenzia il cugino Paolo Gucci, alimentando tensioni interne.
Si circonda di figure strategiche per rilanciare il brand: nel 1984 assume Domenico De Sole come manager.
Nel 1989 affida la direzione creativa a Dawn Mello, mentre nel 1990 punta su un giovane stilista texano, Tom Ford, che porterà la maison al successo internazionale.
La visione di Maurizio è ambiziosa, ma anche controversa.
L’addio definitivo al regno della moda
Nonostante gli sforzi per innovare, l’azienda attraversa momenti di forte instabilità.
Nel 1993, dopo anni di tensioni e difficoltà economiche, Maurizio decide di vendere le sue quote.
Cede il pacchetto azionario a Investcorp, società del Bahrein, per 270 miliardi di lire.
Con questa mossa, la dinastia Gucci esce definitivamente dalla gestione del marchio.
Maurizio si ritira dal mondo della moda, lasciando dietro di sé un capitolo importante della storia aziendale.
Amore, conflitti e il divorzio da Patrizia Reggiani
Nel 1970 conosce Patrizia Reggiani durante una festa dell’alta società.
Due anni dopo, il 28 ottobre 1972, la sposa nonostante l’opposizione del padre.
Dal matrimonio nascono due figlie, Alessandra e Allegra.
Tuttavia, la relazione si deteriora.
Nel 1985 Maurizio lascia Patrizia in modo improvviso e doloroso.
Il divorzio si conclude nel 1993.
Come parte dell’accordo, l’ex moglie ottiene una rendita annua di 1,5 miliardi di lire.
Nel frattempo, Maurizio intraprende una nuova relazione con Paola Franchi, suscitando gelosie e rancori mai sopiti.
Il delitto che sciocca l’Italia
La mattina del 27 marzo 1995, Maurizio Gucci viene assassinato a colpi di pistola.
Il delitto avviene nell’androne del palazzo di via Palestro a Milano, dove si trovano gli uffici della sua nuova società.
L’omicidio si consuma sotto gli occhi della portinaia, testimone chiave della scena.
L’efferato crimine scuote l’opinione pubblica e apre un’indagine lunga e complessa.
Morte e funerali
I funerali di Maurizio Gucci si svolgono il 4 aprile 1995 nella chiesa di San Carlo al Corso, a Milano.
Due anni dopo, nel 1997, le indagini portano a una svolta clamorosa: la mandante dell’omicidio è Patrizia Reggiani, l’ex moglie.
Vengono arrestati anche i suoi complici, tra cui Giuseppina “Pina” Auriemma, confidente e intermediaria.
Il processo svela un intreccio di odio, gelosia e paura di perdere privilegi economici.
Patrizia Reggiani viene condannata a 29 anni di carcere, poi ridotti a 17.
La vicenda resta una delle pagine più nere nella storia della moda italiana.