27 gennaio 2018. Muore Ingvar Kamprad, fondatore di IKEA

Ingvar Kamprad (Pjätteryd, 30 marzo 1926 – Liatorp, 27 gennaio 2018) è stato un imprenditore svedese e
fondatore di IKEA, uno dei brand di arredamento più iconici al mondo.
La sua capacità di innovare, unita a una mentalità pragmatica e frugale, ha trasformato IKEA in un simbolo globale di design accessibile e funzionalità.
Gli inizi di Ingvar Kamprad
Ingvar Kamprad nacque nel villaggio di Pjätteryd, nella provincia svedese dello Småland, una terra di piccole comunità rurali dove sviluppò il suo forte senso del risparmio e della determinazione.
Fin da giovane, Kamprad si dimostrò un abile imprenditore.
Iniziò vendendo fiammiferi porta a porta e ben presto ampliò la sua attività includendo pesce, semi e articoli da cancelleria.
A 17 anni, grazie a un premio in denaro ricevuto dal padre per i suoi risultati scolastici, fondò IKEA nel 1943.
Il nome IKEA è un acronimo che racchiude le iniziali del suo nome (Ingvar Kamprad) e di Elmtaryd, la fattoria di famiglia, e Agunnaryd, il villaggio dove crebbe.
La crescita di IKEA e l’innovazione
Il primo catalogo IKEA venne pubblicato nel 1951.
Nel 1958 fu aperto il primo negozio nella città di Älmhult.
La strategia di Kamprad era chiara: offrire mobili funzionali, estetici e a prezzi accessibili, grazie a un modello che incoraggiava il fai-da-te e riduceva i costi di produzione.
Il successo di IKEA si estese rapidamente oltre i confini della Svezia.
Il primo negozio internazionale aprì nel 1963 a Oslo, in Norvegia, e successivamente a Stoccolma nello stesso anno.
Nel giro di pochi decenni, il marchio si diffuse in tutto il mondo, con negozi in Europa, Nord America, Asia e Australia.
Kamprad attribuiva il successo di IKEA non solo alle sue strategie di marketing, ma anche alla sua capacità di trasformare le difficoltà in punti di forza.
Ad esempio, la sua dislessia lo spinse a usare nomi semplici e memorabili per i prodotti, piuttosto che numeri.
Una vita di frugalità e contraddizioni
Nonostante la sua enorme ricchezza, Kamprad era famoso per il suo stile di vita frugale.
Guidava una vecchia Volvo, volava in classe economica e incoraggiava i dipendenti IKEA a ridurre gli sprechi, scrivendo su entrambi i lati dei fogli di carta.
Tuttavia, la sua vita non fu priva di controversie.
Negli anni ’90 emerse che, durante la giovinezza, Kamprad era stato affiliato a un gruppo filonazista svedese.
Lui stesso definì questo episodio come “l’errore più grande della sua vita”, esprimendo profondo rammarico e chiedendo scusa pubblicamente.
Il lasciato ai figli e la crescita di IKEA
Nel 2012, Ingvar Kamprad lasciò la guida dell’azienda ai suoi tre figli, Peter, Jonas e Mathias, pur continuando a supervisionare le decisioni principali.
Sotto la sua visione, IKEA divenne la più grande azienda di arredamento al dettaglio al mondo.
Il fatturato annuale superò i miliardi di euro, con una presenza in oltre 50 paesi.
Il successo dell’azienda è attribuibile ai principi fondamentali voluti da Kamprad: prezzi accessibili, funzionalità, attenzione all’ambiente e design innovativo.
Morte e funerale di Ingvar Kamprad
Ingvar Kamprad morì il 27 gennaio 2018 nella sua casa di Liatorp, vicino al suo villaggio natale di Älmhult, all’età di 91 anni.
La sua scomparsa segnò la fine di un’era per IKEA e fu commemorata da una vasta partecipazione di dipendenti, clienti e imprenditori che riconoscevano in lui un pioniere dell’imprenditoria.
I funerali si svolsero in forma privata, nel rispetto della sua personalità riservata e della sua umiltà.
La notizia della sua morte fece il giro del mondo, ricordando Kamprad come un uomo che, con visione e determinazione, aveva democratizzato l’arredamento.
L’eredità di Ingvar Kamprad
L’eredità di Kamprad vive in ogni angolo degli oltre 400 negozi IKEA sparsi nel mondo.
La sua filosofia, basata su semplicità, efficienza e sostenibilità, continua a guidare l’azienda.
Kamprad rimane un esempio di come il genio imprenditoriale e un’etica di lavoro possano trasformare un’idea in un fenomeno globale.
Ingvar Kamprad (Pjätteryd, 30 marzo 1926 – Liatorp, 27 gennaio 2018) è stato un imprenditore svedese e
fondatore di IKEA, uno dei brand di arredamento più iconici al mondo.
La sua capacità di innovare, unita a una mentalità pragmatica e frugale, ha trasformato IKEA in un simbolo globale di design accessibile e funzionalità.
Gli inizi di Ingvar Kamprad
Ingvar Kamprad nacque nel villaggio di Pjätteryd, nella provincia svedese dello Småland, una terra di piccole comunità rurali dove sviluppò il suo forte senso del risparmio e della determinazione.
Fin da giovane, Kamprad si dimostrò un abile imprenditore.
Iniziò vendendo fiammiferi porta a porta e ben presto ampliò la sua attività includendo pesce, semi e articoli da cancelleria.
A 17 anni, grazie a un premio in denaro ricevuto dal padre per i suoi risultati scolastici, fondò IKEA nel 1943.
Il nome IKEA è un acronimo che racchiude le iniziali del suo nome (Ingvar Kamprad) e di Elmtaryd, la fattoria di famiglia, e Agunnaryd, il villaggio dove crebbe.
La crescita di IKEA e l’innovazione
Il primo catalogo IKEA venne pubblicato nel 1951.
Nel 1958 fu aperto il primo negozio nella città di Älmhult.
La strategia di Kamprad era chiara: offrire mobili funzionali, estetici e a prezzi accessibili, grazie a un modello che incoraggiava il fai-da-te e riduceva i costi di produzione.
Il successo di IKEA si estese rapidamente oltre i confini della Svezia.
Il primo negozio internazionale aprì nel 1963 a Oslo, in Norvegia, e successivamente a Stoccolma nello stesso anno.
Nel giro di pochi decenni, il marchio si diffuse in tutto il mondo, con negozi in Europa, Nord America, Asia e Australia.
Kamprad attribuiva il successo di IKEA non solo alle sue strategie di marketing, ma anche alla sua capacità di trasformare le difficoltà in punti di forza.
Ad esempio, la sua dislessia lo spinse a usare nomi semplici e memorabili per i prodotti, piuttosto che numeri.
Una vita di frugalità e contraddizioni
Nonostante la sua enorme ricchezza, Kamprad era famoso per il suo stile di vita frugale.
Guidava una vecchia Volvo, volava in classe economica e incoraggiava i dipendenti IKEA a ridurre gli sprechi, scrivendo su entrambi i lati dei fogli di carta.
Tuttavia, la sua vita non fu priva di controversie.
Negli anni ’90 emerse che, durante la giovinezza, Kamprad era stato affiliato a un gruppo filonazista svedese.
Lui stesso definì questo episodio come “l’errore più grande della sua vita”, esprimendo profondo rammarico e chiedendo scusa pubblicamente.
Il lasciato ai figli e la crescita di IKEA
Nel 2012, Ingvar Kamprad lasciò la guida dell’azienda ai suoi tre figli, Peter, Jonas e Mathias, pur continuando a supervisionare le decisioni principali.
Sotto la sua visione, IKEA divenne la più grande azienda di arredamento al dettaglio al mondo.
Il fatturato annuale superò i miliardi di euro, con una presenza in oltre 50 paesi.
Il successo dell’azienda è attribuibile ai principi fondamentali voluti da Kamprad: prezzi accessibili, funzionalità, attenzione all’ambiente e design innovativo.
Morte e funerale di Ingvar Kamprad
Ingvar Kamprad morì il 27 gennaio 2018 nella sua casa di Liatorp, vicino al suo villaggio natale di Älmhult, all’età di 91 anni.
La sua scomparsa segnò la fine di un’era per IKEA e fu commemorata da una vasta partecipazione di dipendenti, clienti e imprenditori che riconoscevano in lui un pioniere dell’imprenditoria.
I funerali si svolsero in forma privata, nel rispetto della sua personalità riservata e della sua umiltà.
La notizia della sua morte fece il giro del mondo, ricordando Kamprad come un uomo che, con visione e determinazione, aveva democratizzato l’arredamento.
L’eredità di Ingvar Kamprad
L’eredità di Kamprad vive in ogni angolo degli oltre 400 negozi IKEA sparsi nel mondo.
La sua filosofia, basata su semplicità, efficienza e sostenibilità, continua a guidare l’azienda.
Kamprad rimane un esempio di come il genio imprenditoriale e un’etica di lavoro possano trasformare un’idea in un fenomeno globale.