27 aprile 1831. Muore Carlo Felice di Savoia, ultimo baluardo dell’ancien régime.

Carlo Felice di Savoia nasce a Torino il 6 aprile 1765, quinto figlio di Vittorio Amedeo III di Savoia e della regina Maria Antonietta di Borbone-Spagna.
Non è destinato alla corona, almeno nei progetti della dinastia.
Vive la sua giovinezza lontano dai doveri regali, dedicandosi a studi approfonditi e a una vita più raccolta rispetto ai fratelli maggiori.
Il suo carattere, riservato e ostinato, si forma in un clima di profonde trasformazioni politiche che agitano l’Europa di fine Settecento.
Quando la storia chiama, però, Carlo Felice si fa trovare pronto, spinto da un forte senso del dovere verso la sua casa e il suo regno.
Carlo Felice di Savoia, un sovrano tra restaurazione e conservazione
La svolta arriva nel 1821, quando il fratello Vittorio Emanuele I abdica e Carlo Felice di Savoia si ritrova re di Sardegna.
Nonostante la lontananza iniziale dagli affari di governo, si rivela un monarca deciso, tenacemente ancorato ai valori dell’ancien régime.
Il suo regno si apre in un momento difficile, segnato dai moti liberali che cercano di scuotere l’ordine costituito.
Carlo Felice reagisce con fermezza: rifiuta concessioni ai rivoluzionari, riafferma il potere assoluto, rafforza i legami con la Chiesa.
È un uomo che guarda alla tradizione come unica ancora di salvezza in tempi incerti.
Durante il suo regno promuove anche opere pubbliche, come la costruzione del Teatro Carlo Felice a Genova, segno di una volontà di lasciare un’impronta culturale oltre che politica.
Un’eredità complessa
Carlo Felice rimane un sovrano discusso.
Da un lato, è visto come l’ultimo vero difensore dell’assolutismo sabaudo.
Dall’altro, il suo rifiuto di adattarsi ai tempi nuovi prefigura l’inevitabile cambiamento che investirà i suoi successori.
La sua figura, spesso oscurata da quella dei re che verranno, racconta però una stagione storica di transizione, dove il vecchio mondo prova a resistere alle spinte di una modernità ormai inarrestabile.
27 aprile 1831: la fine di un’epoca
Carlo Felice di Savoia muore il 27 aprile 1831 a Torino, nella sua amata residenza di Palazzo Chiablese.
Non lascia eredi diretti e la corona passa al ramo di Savoia-Carignano, aprendo un nuovo capitolo nella storia della monarchia sabauda.
Riposa nella Basilica di Superga, accanto ad altri sovrani di Casa Savoia.
Carlo Felice di Savoia nasce a Torino il 6 aprile 1765, quinto figlio di Vittorio Amedeo III di Savoia e della regina Maria Antonietta di Borbone-Spagna.
Non è destinato alla corona, almeno nei progetti della dinastia.
Vive la sua giovinezza lontano dai doveri regali, dedicandosi a studi approfonditi e a una vita più raccolta rispetto ai fratelli maggiori.
Il suo carattere, riservato e ostinato, si forma in un clima di profonde trasformazioni politiche che agitano l’Europa di fine Settecento.
Quando la storia chiama, però, Carlo Felice si fa trovare pronto, spinto da un forte senso del dovere verso la sua casa e il suo regno.
Carlo Felice di Savoia, un sovrano tra restaurazione e conservazione
La svolta arriva nel 1821, quando il fratello Vittorio Emanuele I abdica e Carlo Felice di Savoia si ritrova re di Sardegna.
Nonostante la lontananza iniziale dagli affari di governo, si rivela un monarca deciso, tenacemente ancorato ai valori dell’ancien régime.
Il suo regno si apre in un momento difficile, segnato dai moti liberali che cercano di scuotere l’ordine costituito.
Carlo Felice reagisce con fermezza: rifiuta concessioni ai rivoluzionari, riafferma il potere assoluto, rafforza i legami con la Chiesa.
È un uomo che guarda alla tradizione come unica ancora di salvezza in tempi incerti.
Durante il suo regno promuove anche opere pubbliche, come la costruzione del Teatro Carlo Felice a Genova, segno di una volontà di lasciare un’impronta culturale oltre che politica.
Un’eredità complessa
Carlo Felice rimane un sovrano discusso.
Da un lato, è visto come l’ultimo vero difensore dell’assolutismo sabaudo.
Dall’altro, il suo rifiuto di adattarsi ai tempi nuovi prefigura l’inevitabile cambiamento che investirà i suoi successori.
La sua figura, spesso oscurata da quella dei re che verranno, racconta però una stagione storica di transizione, dove il vecchio mondo prova a resistere alle spinte di una modernità ormai inarrestabile.
27 aprile 1831: la fine di un’epoca
Carlo Felice di Savoia muore il 27 aprile 1831 a Torino, nella sua amata residenza di Palazzo Chiablese.
Non lascia eredi diretti e la corona passa al ramo di Savoia-Carignano, aprendo un nuovo capitolo nella storia della monarchia sabauda.
Riposa nella Basilica di Superga, accanto ad altri sovrani di Casa Savoia.