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Dopo la morte di Casaleggio, il M5s visto da Pd, Lega e gli altri avversari: tra omologazione e disintegrazione.

E’ come se fosse morto Marx o Osho … Chi può raccogliere l’eredità spirituale di Gianroberto Casaleggio?”, si chiede un dirigente Pd a taccuini chiusi. La morte del guru del Movimento 5 Stelle ferma la politica e la cambia. Piomba in Transatlantico in pieno dibattito sulla riforma costituzionale, lo accelera perché le opposizioni ritirano l’ostruzionismo, lo indirizza veloce verso il voto finale, roba che il premier Matteo Renzi, oggi in visita in Iran, non poteva certo prevedere o immaginare. La scomparsa di Casaleggio imbalsama il dibattito, lo riavvolge fino al punto di partenza: cos’è e cosa sarà ora del M5s? Nei capannelli dei parlamentari delle altre forze politiche tracimano gli interrogativi insieme al cordoglio e al rispetto per la morte.

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