24 marzo 1905. Muore Jules Verne.

Jules Verne nasce l’8 febbraio 1828 a Nantes, in Francia, da una famiglia borghese.
Fin da piccolo dimostra una grande immaginazione e una precoce passione per i viaggi.
A soli 11 anni tenta di imbarcarsi per le Indie per portare una collana alla cugina Caroline, ma il padre lo riporta a casa.
Questo episodio segna simbolicamente l’inizio del suo desiderio di esplorare il mondo… almeno con la fantasia.
L’amore per la letteratura
Dopo il liceo, Jules si trasferisce a Parigi per studiare legge, come desiderato dal padre.
Tuttavia, si appassiona sempre più al teatro e alla scrittura.
Nel 1850 debutta con Le paglie rotte, ma il successo tarda ad arrivare, nel frattempo lavora come segretario al Théâtre Historique e scrive libretti per operette.
Si sposa nel 1857 con Honorine Morel, una vedova con due figlie, che gli garantisce stabilità economica.
L’inizio della carriera letteraria
Nel 1862 propone all’editore Hetzel il romanzo Cinque settimane in pallone.
L’opera ottiene un successo immediato e inaugura la fortunata serie dei Viaggi straordinari.
Hetzel gli propone un contratto ventennale per pubblicare tre romanzi all’anno.
Jules lascia così il lavoro in Borsa e si dedica completamente alla scrittura.
Nel 1864 pubblica Viaggio al centro della Terra, seguito da Dalla Terra alla Luna (1865).
Viaggi reali e immaginari
Verne ama documentarsi e raccoglie migliaia di schede su scienza, geografia e tecnologia.
Nel 1867 viaggia negli Stati Uniti sul Great Eastern insieme al fratello Paul.
Questa esperienza ispira Una città galleggiante (1870).
Nel 1869 pubblica uno dei suoi capolavori, Ventimila leghe sotto i mari.
Nel 1873 esce Il giro del mondo in 80 giorni, che diventa un bestseller mondiale.
Acquista lo yacht Saint-Michel II e naviga tra Canale della Manica, Mediterraneo e isole atlantiche.
Il successo internazionale
Tra il 1870 e il 1880 Verne scrive senza sosta.
I suoi romanzi, tradotti in tutto il mondo, conquistano lettori di ogni età.
Con L’isola misteriosa (1874), Michele Strogoff (1876) e I cinquecento milioni della Begum (1879), consolida la sua fama.
Le sue opere mescolano avventura, scienza e immaginazione, anticipando invenzioni come i sottomarini, i razzi e i viaggi spaziali.
Diventa uno degli autori più letti al mondo e ispira generazioni di scienziati e scrittori.
Un pensiero per la scienza e l’umanità
Jules Verne dedica un’opera a Cristoforo Colombo nel 1882, frutto di una rigorosa documentazione.
Nel 1888 viene eletto consigliere comunale ad Amiens e guida un circolo esperantista.
Le sue idee si evolvono, diventando più critiche verso il progresso cieco e l’abuso della scienza.
In romanzi come Robur il conquistatore e Padrone del mondo l’autore mette in guardia dai pericoli dell’ambizione umana.
Il periodo nero e il lento declino
Dal 1886 la sua vita cambia drasticamente.
Un nipote psicotico gli spara due colpi di pistola, lasciandolo claudicante.
Muore l’editore Hetzel, e il figlio Michel inizia a causargli forti dispiaceri.
Colpito da paralisi e afflitto da dolori, Verne continua a scrivere ma con toni più cupi.
Le opere degli ultimi anni riflettono pessimismo e amarezza verso l’umanità.
Morte e funerali
Jules Verne muore il 24 marzo 1905 ad Amiens, a 77 anni, ormai quasi cieco e affetto da diabete.
Viene sepolto nel cimitero della Maddalena, nella stessa città.
Dopo la sua morte, il figlio Michel pubblica molte delle opere inedite, alcune modificate.
Jules Verne nasce l’8 febbraio 1828 a Nantes, in Francia, da una famiglia borghese.
Fin da piccolo dimostra una grande immaginazione e una precoce passione per i viaggi.
A soli 11 anni tenta di imbarcarsi per le Indie per portare una collana alla cugina Caroline, ma il padre lo riporta a casa.
Questo episodio segna simbolicamente l’inizio del suo desiderio di esplorare il mondo… almeno con la fantasia.
L’amore per la letteratura
Dopo il liceo, Jules si trasferisce a Parigi per studiare legge, come desiderato dal padre.
Tuttavia, si appassiona sempre più al teatro e alla scrittura.
Nel 1850 debutta con Le paglie rotte, ma il successo tarda ad arrivare, nel frattempo lavora come segretario al Théâtre Historique e scrive libretti per operette.
Si sposa nel 1857 con Honorine Morel, una vedova con due figlie, che gli garantisce stabilità economica.
L’inizio della carriera letteraria
Nel 1862 propone all’editore Hetzel il romanzo Cinque settimane in pallone.
L’opera ottiene un successo immediato e inaugura la fortunata serie dei Viaggi straordinari.
Hetzel gli propone un contratto ventennale per pubblicare tre romanzi all’anno.
Jules lascia così il lavoro in Borsa e si dedica completamente alla scrittura.
Nel 1864 pubblica Viaggio al centro della Terra, seguito da Dalla Terra alla Luna (1865).
Viaggi reali e immaginari
Verne ama documentarsi e raccoglie migliaia di schede su scienza, geografia e tecnologia.
Nel 1867 viaggia negli Stati Uniti sul Great Eastern insieme al fratello Paul.
Questa esperienza ispira Una città galleggiante (1870).
Nel 1869 pubblica uno dei suoi capolavori, Ventimila leghe sotto i mari.
Nel 1873 esce Il giro del mondo in 80 giorni, che diventa un bestseller mondiale.
Acquista lo yacht Saint-Michel II e naviga tra Canale della Manica, Mediterraneo e isole atlantiche.
Il successo internazionale
Tra il 1870 e il 1880 Verne scrive senza sosta.
I suoi romanzi, tradotti in tutto il mondo, conquistano lettori di ogni età.
Con L’isola misteriosa (1874), Michele Strogoff (1876) e I cinquecento milioni della Begum (1879), consolida la sua fama.
Le sue opere mescolano avventura, scienza e immaginazione, anticipando invenzioni come i sottomarini, i razzi e i viaggi spaziali.
Diventa uno degli autori più letti al mondo e ispira generazioni di scienziati e scrittori.
Un pensiero per la scienza e l’umanità
Jules Verne dedica un’opera a Cristoforo Colombo nel 1882, frutto di una rigorosa documentazione.
Nel 1888 viene eletto consigliere comunale ad Amiens e guida un circolo esperantista.
Le sue idee si evolvono, diventando più critiche verso il progresso cieco e l’abuso della scienza.
In romanzi come Robur il conquistatore e Padrone del mondo l’autore mette in guardia dai pericoli dell’ambizione umana.
Il periodo nero e il lento declino
Dal 1886 la sua vita cambia drasticamente.
Un nipote psicotico gli spara due colpi di pistola, lasciandolo claudicante.
Muore l’editore Hetzel, e il figlio Michel inizia a causargli forti dispiaceri.
Colpito da paralisi e afflitto da dolori, Verne continua a scrivere ma con toni più cupi.
Le opere degli ultimi anni riflettono pessimismo e amarezza verso l’umanità.
Morte e funerali
Jules Verne muore il 24 marzo 1905 ad Amiens, a 77 anni, ormai quasi cieco e affetto da diabete.
Viene sepolto nel cimitero della Maddalena, nella stessa città.
Dopo la sua morte, il figlio Michel pubblica molte delle opere inedite, alcune modificate.