23 aprile 2021. Muore Milva, la pantera di Goro.

Milva nasce a Goro, un piccolo borgo di pescatori nel cuore del Delta del Po, il 17 luglio 1939.
All’anagrafe è Maria Ilva Biolcati, ma il nome che la renderà celebre è quello breve e vibrante di Milva.
Cresce tra la semplicità della provincia e i sogni più grandi, inseguendo da subito la musica come via per esprimersi e per uscire dai confini della sua terra.
Non cerca scorciatoie: si fa strada con la forza della sua voce calda e potente, capace di incantare anche senza artifici.
È questa voce che la porterà, negli anni, a raccontare storie di amore e di dolore in canzoni indimenticabili come Milord, La filanda e Alexanderplatz.
Una carriera costruita sull’arte e sulla determinazione
Milva emerge sulla scena musicale italiana negli anni Sessanta, quando il Paese cambia volto e chiede nuove emozioni.
Con il suo carattere deciso, i capelli rossi come il fuoco e una presenza magnetica, diventa subito inconfondibile.
Il soprannome di “Pantera di Goro” non è solo un vezzo: descrive la sua energia, la sua forza, il suo stile graffiante.
Partecipa a numerose edizioni del Festival di Sanremo, lasciando il segno con interpretazioni sempre intense e mai banali.
Ma la sua carriera va ben oltre il pop: si avventura nel teatro musicale con Giorgio Strehler, canta Brecht, si avvicina al tango con Astor Piazzolla.
La sua capacità di reinventarsi e di esplorare mondi diversi la porta a diventare un’icona anche all’estero, acclamata in Germania, in Francia e in Giappone.
23 aprile 2021: l’addio a una voce unica
Milva si spegne il 23 aprile 2021 a Milano, dopo una lunga malattia che aveva interrotto la sua attività artistica da alcuni anni.
Aveva 81 anni.
I funerali si svolgono in forma privata, come aveva chiesto, nel rispetto della sua riservatezza.
Milva nasce a Goro, un piccolo borgo di pescatori nel cuore del Delta del Po, il 17 luglio 1939.
All’anagrafe è Maria Ilva Biolcati, ma il nome che la renderà celebre è quello breve e vibrante di Milva.
Cresce tra la semplicità della provincia e i sogni più grandi, inseguendo da subito la musica come via per esprimersi e per uscire dai confini della sua terra.
Non cerca scorciatoie: si fa strada con la forza della sua voce calda e potente, capace di incantare anche senza artifici.
È questa voce che la porterà, negli anni, a raccontare storie di amore e di dolore in canzoni indimenticabili come Milord, La filanda e Alexanderplatz.
Una carriera costruita sull’arte e sulla determinazione
Milva emerge sulla scena musicale italiana negli anni Sessanta, quando il Paese cambia volto e chiede nuove emozioni.
Con il suo carattere deciso, i capelli rossi come il fuoco e una presenza magnetica, diventa subito inconfondibile.
Il soprannome di “Pantera di Goro” non è solo un vezzo: descrive la sua energia, la sua forza, il suo stile graffiante.
Partecipa a numerose edizioni del Festival di Sanremo, lasciando il segno con interpretazioni sempre intense e mai banali.
Ma la sua carriera va ben oltre il pop: si avventura nel teatro musicale con Giorgio Strehler, canta Brecht, si avvicina al tango con Astor Piazzolla.
La sua capacità di reinventarsi e di esplorare mondi diversi la porta a diventare un’icona anche all’estero, acclamata in Germania, in Francia e in Giappone.
23 aprile 2021: l’addio a una voce unica
Milva si spegne il 23 aprile 2021 a Milano, dopo una lunga malattia che aveva interrotto la sua attività artistica da alcuni anni.
Aveva 81 anni.
I funerali si svolgono in forma privata, come aveva chiesto, nel rispetto della sua riservatezza.