22 aprile 2006. Muore Alida Valli, il volto raffinato del cinema d’autore.

Alida Valli nasce a Pola il 31 maggio 1921, in una terra di confine che le regala una sensibilità intensa e uno sguardo profondo sul mondo.
Cresce tra l’Istria e Roma, portando con sé il fascino austro-italiano delle sue origini e una naturale eleganza che la distingue sin da giovanissima.
La sua strada si incrocia presto con quella del cinema, un incontro che la consacrerà tra le attrici più amate di sempre.
Alida Valli, l’ascesa di una stella silenziosa
Alida Valli debutta sul grande schermo alla fine degli anni Trenta, quando la sua bellezza e il suo talento naturale catturano immediatamente l’attenzione dei registi.
Durante gli anni Quaranta, diventa l’attrice simbolo del cinema italiano, incarnando figure femminili complesse, fragili ma forti, sempre autentiche.
Film come Piccolo mondo antico e Noi vivi la rendono una star, ma è il richiamo di Hollywood a consacrarla definitivamente.
Negli Stati Uniti lavora con grandi registi come Alfred Hitchcock, interpretando ruoli di grande spessore, senza mai perdere quella misura e quella sobrietà che le sono proprie.
Un percorso di scelte coraggiose
Dopo l’esperienza americana, Alida Valli torna in Europa per costruire una carriera ancora più libera e personale.
Collabora con maestri come Luchino Visconti, Michelangelo Antonioni, Bernardo Bertolucci, offrendo interpretazioni memorabili in film come Senso e Il conformista.
Non ama il divismo, rifugge le luci della ribalta preferendo la verità dei personaggi alla vetrina della celebrità.
La sua recitazione, intensa ma mai gridata, la rende un modello di eleganza espressiva, capace di attraversare generazioni senza perdere forza.
22 aprile 2006: il sipario si chiude su un’icona discreta
Alida Valli muore il 22 aprile 2006 a Roma, all’età di 84 anni, dopo una vita dedicata all’arte con riservatezza e dignità.
I funerali si svolgono in forma privata, in linea con il suo carattere schivo e lontano dal clamore.
Alida Valli nasce a Pola il 31 maggio 1921, in una terra di confine che le regala una sensibilità intensa e uno sguardo profondo sul mondo.
Cresce tra l’Istria e Roma, portando con sé il fascino austro-italiano delle sue origini e una naturale eleganza che la distingue sin da giovanissima.
La sua strada si incrocia presto con quella del cinema, un incontro che la consacrerà tra le attrici più amate di sempre.
Alida Valli, l’ascesa di una stella silenziosa
Alida Valli debutta sul grande schermo alla fine degli anni Trenta, quando la sua bellezza e il suo talento naturale catturano immediatamente l’attenzione dei registi.
Durante gli anni Quaranta, diventa l’attrice simbolo del cinema italiano, incarnando figure femminili complesse, fragili ma forti, sempre autentiche.
Film come Piccolo mondo antico e Noi vivi la rendono una star, ma è il richiamo di Hollywood a consacrarla definitivamente.
Negli Stati Uniti lavora con grandi registi come Alfred Hitchcock, interpretando ruoli di grande spessore, senza mai perdere quella misura e quella sobrietà che le sono proprie.
Un percorso di scelte coraggiose
Dopo l’esperienza americana, Alida Valli torna in Europa per costruire una carriera ancora più libera e personale.
Collabora con maestri come Luchino Visconti, Michelangelo Antonioni, Bernardo Bertolucci, offrendo interpretazioni memorabili in film come Senso e Il conformista.
Non ama il divismo, rifugge le luci della ribalta preferendo la verità dei personaggi alla vetrina della celebrità.
La sua recitazione, intensa ma mai gridata, la rende un modello di eleganza espressiva, capace di attraversare generazioni senza perdere forza.
22 aprile 2006: il sipario si chiude su un’icona discreta
Alida Valli muore il 22 aprile 2006 a Roma, all’età di 84 anni, dopo una vita dedicata all’arte con riservatezza e dignità.
I funerali si svolgono in forma privata, in linea con il suo carattere schivo e lontano dal clamore.