Il 10 dicembre 1896 segna la scomparsa di Alfred Nobel, l’inventore, industriale e filantropo svedese che ha dato il nome al prestigioso premio destinato a coloro che, con il loro lavoro, hanno apportato benefici straordinari all’umanità.
La vita di Nobel fu caratterizzata da contraddizioni e innovazioni, un percorso che lo portò a trasformare un’invenzione controversa in un’eredità di pace e progresso.
L’uomo e l’inventore
Alfred Bernhard Nobel nacque il 21 ottobre 1833 a Stoccolma, in una famiglia di ingegneri e inventori. Suo padre, Immanuel Nobel, fu un pioniere nel settore degli esplosivi e introdusse il giovane Alfred al mondo della chimica e della tecnologia. La famiglia Nobel si trasferì in Russia quando Alfred era ancora giovane, dove il padre avviò un’attività di produzione di mine subacquee.
Dotato di un’intelligenza straordinaria, Alfred mostrò presto un grande interesse per la chimica. Viaggiò in Europa e negli Stati Uniti per completare i suoi studi, lavorando con alcuni dei più grandi scienziati dell’epoca.
Fu durante questi anni che Nobel iniziò a sperimentare con la nitroglicerina, un potente esplosivo liquido, cercando un modo per renderla più stabile e sicura da utilizzare.
Nel 1867, Nobel brevettò la dinamite, un composto esplosivo che rivoluzionò l’ingegneria civile e le tecniche di demolizione. Sebbene la dinamite avesse applicazioni pratiche significative, fu anche utilizzata in ambito bellico, un fatto che causò a Nobel profondi rimorsi e riflessioni sul proprio impatto sull’umanità.
Il “mercante di morte” e il cambiamento di rotta
Un episodio significativo cambiò la prospettiva di Nobel sulla sua eredità. Nel 1888, il fratello Ludvig Nobel morì, e un giornale francese, erroneamente pensando che fosse Alfred, pubblicò un necrologio intitolato: “Il mercante di morte è morto”.
L’articolo criticava Nobel per aver accumulato una fortuna grazie agli esplosivi. Questa pubblica condanna lo spinse a riflettere sul ricordo che avrebbe lasciato al mondo.
Nobel, che non si era mai sposato e non aveva figli, decise di utilizzare la sua immensa ricchezza per creare qualcosa di positivo e duraturo.
Nel suo testamento, redatto nel 1895, lasciò la maggior parte del suo patrimonio per istituire i Premi Nobel, destinati a premiare “coloro che hanno conferito il massimo beneficio all’umanità” in cinque ambiti: fisica, chimica, medicina, letteratura e pace.
La nascita del Premio Nobel
Alla sua morte nel 1896, Nobel lasciò un’eredità di oltre 31 milioni di corone svedesi (equivalenti a circa 265 milioni di dollari odierni), destinati alla creazione della Fondazione Nobel. Il primo Premio Nobel fu assegnato nel 1901, rispettando il desiderio di Alfred di promuovere l’eccellenza e il progresso in ambiti chiave per l’umanità.
Il Premio Nobel per la Pace, in particolare, riflette il profondo desiderio di Nobel di riscattare la propria reputazione, sostenendo gli sforzi per prevenire la guerra e costruire un mondo più giusto e pacifico.
Alfred Nobel rimane una figura complessa: un industriale che ha tratto profitto dagli esplosivi, ma anche un filantropo che ha dedicato la sua fortuna alla celebrazione del progresso umano. La sua vita è un esempio di come l’auto-riflessione e il desiderio di redenzione possano trasformare un’influenza potenzialmente distruttiva in un simbolo di speranza e progresso.
Oggi, il 10 dicembre, giorno della sua morte, è commemorato ogni anno con la cerimonia di assegnazione dei Premi Nobel a Stoccolma e Oslo.
La sua visione continua a ispirare innovatori, scrittori, scienziati e attivisti, ricordando al mondo che l’impatto di una vita può estendersi ben oltre il tempo e lo spazio.