Tutti conoscono “Lisa dagli occhi blu”.
Anche chi non c’era negli anni ’60 l’ha sentita almeno una volta: in radio, a una festa o magari canticchiata da un genitore nostalgico.
Quella melodia dolce e spensierata ha accompagnato generazioni, e oggi, con la scomparsa di Mario Tessuto, il suo interprete, un pezzo di storia della musica leggera italiana se ne va.
Nato nel 1943 a Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta, Mario Tessuto (all’anagrafe Mario Buongiovanni) si trasferì a Milano da ragazzo, dove completò gli studi e aprì un salone da barbiere.
Ma il destino aveva altri piani. Grazie all’amicizia con Livio Macchia dei Camaleonti e al supporto di Miki Del Prete, collaboratore di Adriano Celentano, iniziò la sua avventura nel mondo della musica.
Il vero boom arrivò nel 1969, quando “Lisa dagli occhi blu”, scritta da Giancarlo Bigazzi e Claudio Cavallaro, divenne un successo clamoroso.
Raggiunse la vetta delle classifiche, restando nei primi posti per settimane e diventando l’inno di un’intera generazione. Il brano ispirò persino un film musicarello, diretto da Bruno Corbucci, e fece di Mario Tessuto una star.
Dopo “Lisa”, Tessuto proseguì la carriera con brani come “Nasino in su” e “Tipitipitì” (presentata al Festival di Sanremo insieme a Orietta Berti).
Nel 1975 reinterpretò la celebre “All by Myself” di Eric Carmen in italiano, e negli anni successivi si dedicò alla scrittura di canzoni per altri artisti. Fino al 2021 continuò a esibirsi, spesso in duo con la moglie Donatella. Poi si ritirò per dedicarsi alla famiglia e alle sue passioni: la cucina e il giardinaggio.
Sofferente da tempo di problemi cardiaci, si è spento oggi, 5 dicembre 2024, a Vigevano, lasciando in eredità una delle canzoni più amate della musica italiana.
La primavera sarà anche finita, ma la tua “Lisa dagli occhi blu” non ci lascerà mai.