Ogni anno in Italia vengono abbandonati circa 50 mila cani e 80 mila gatti, incrementando il numero di randagi, stimato in circa 900.000 individui.
Di questi animali, l’80% rischia di diventare vittima di incidenti stradali, morire di stenti o subire maltrattamenti, mentre solo una piccola percentuale riesce a trovare rifugio presso le strutture gestite dalle associazioni di volontariato. Questo triste fenomeno si ripete in particolare durante le vacanze estive e quelle di fine anno. Tra luglio e settembre, infatti, vengono abbandonati circa 600 tra cani e gatti ogni giorno, e il fenomeno si ripete anche tra novembre e febbraio.
Uno dei motivi principali di questa emergenza è l’incapacità dei proprietari di occuparsi adeguatamente dei propri animali domestici o di gestire i viaggi insieme a loro. Abbandonare un animale, tuttavia, è un reato punito dalla legge. L’articolo 727 del codice penale stabilisce che “chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro”.
La stessa pena si applica a chiunque detenga animali in condizioni incompatibili con la loro natura, causando gravi sofferenze.
Nonostante queste disposizioni, l’abbandono di animali continua a essere una pratica diffusa nel nostro Paese, rendendo necessarie campagne di prevenzione e il contributo di tutti i cittadini. Ma cosa si può fare per aiutare chi, tra volontari, forze dell’ordine ed enti preposti alla salvaguardia degli animali, lavora ogni giorno per evitare l’abbandono di animali?
Innanzitutto è importante segnalare sempre la presenza di un animale randagio o abbandonato. In autostrada contattare telefonicamente le forze dell’ordine, in particolare la Polizia Stradale, utilizzando il numero unico 112 e chiedendo di essere messi in contatto con i responsabili dell’area in cui ci si trova. Non è consigliabile fermarsi per raccogliere l’animale: saranno le autorità competenti ad occuparsi della sua salvaguardia. In ambito urbano, invece, è necessario contattare il Comando della Polizia Municipale del comune in cui si trova l’animale abbandonato. Anche in questo caso, se non si conosce il numero, si può fare riferimento al numero unico 112.
Per molti animali, l’abbandono coincide con la morte. Molti vengono investiti o finiscono soffocati nel tentativo di liberarsi dai legacci. L’Ente Nazionale per la Protezione degli Animali (ENPA) raccoglie ogni anno le storie di questi animali per denunciare l’aumento dei casi di abbandono. Nel 2023, sono stati ceduti o abbandonati più di 127 animali ogni 24 ore, con un aumento del 20% rispetto alle estati precedenti.
L’Osservatorio ASAPS (Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale) ha rilevato 193 incidenti stradali gravi causati da animali vaganti nel 2023, che hanno provocato 11 morti e 232 feriti. La Toscana è la regione con il maggior numero di incidenti gravi (23), seguita da Lombardia e Campania (20 ciascuna). Gli incidenti che coinvolgono animali sono spesso migliaia e molti non vengono denunciati, rendendo difficile una stima accurata.
L’abbandono di animali è un problema serio e complesso che richiede l’impegno di tutti per essere risolto. Campagne di sensibilizzazione e una maggiore collaborazione tra cittadini e autorità possono contribuire a ridurre questo fenomeno. È fondamentale ricordare che abbandonare un animale è non solo un atto crudele ma anche un reato punito dalla legge. Solo attraverso una maggiore consapevolezza e responsabilità possiamo sperare di vedere una diminuzione di questi casi e garantire una vita migliore agli animali domestici.
TGfuneral24.it ha deciso di impegnarsi attivamente nella lotta contro l’abbandono degli animali lanciando una campagna con il seguente slogan: “Finché morte non ci separi. Per loro non è solo una frase di rito, ma un sentimento che dura per sempre.” Utilizza l’hashtag #tgfuneral24.itforpets per supportare l’iniziativa.
La redazione