Muore a Milano Lalla Romano, poetessa, scrittrice e giornalista. Piemontese, pronipote del grande matematico Giuseppe Peano, ha come primo grande amore la pittura. Allieva di Lionello Venturi , Annibale Pastore e Ferdinando Neri, ha come amici e compagni Mario Soldati, Franco Antonicelli, Carlo Dionisotti, Arnaldo Momigliano e Cesare Pavese. Legata al movimento Giustizia e Libertà prende parte attiva alla Resistenza e s’impegna nei “Gruppi di difesa della donna“. L’opera che rivela la scrittrice al grande pubblico è il romanzo “Le parole tra noi leggere”, che ottiene il Premio Strega nel 1969, il cui titolo è tratto da un verso di Montale. Scrittrice infaticabile, la Romano svolge anche un’intensa attività giornalistica in diversi quotidiani da il Giorno, a il Corriere della sera e il Giornale Nuovo. Nel 1986, dopo la scomparsa del marito, conosce un giovane fotografo e giornalista, Antonio Ria, che sarà il compagno di vita e di lavoro dei suoi ultimi anni. Nel gennaio del 2001, dopo una lunga stesura iniziata a marzo del 2000, Lalla Romano pubblica “Diario ultimo”.
