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7 maggio 1898. Bava-Beccaris e la rivolta del pane.

scioperi1Il generale Bava-Beccaris ordina all’esercito di sparare sulla folla che manifesta a Milano contro l’aumento del prezzo del pane. I morti sono 80 secondo il Governo, oltre 300 secondo l’opposizione. Per questa azione il generale viene decorato dal “re buono” Umberto I. Tumulti, scioperi e manifestazioni di protesta contro il caro-vita scoppiano in tutta la penisola.

Alle grida strazianti e dolenti
di una folla che pan domandava,
il feroce monarchico Bava
gli affamati col piombo sfamò.
Furon mille i caduti innocenti
sotto al fuoco degli armati caini
e al furor dei soldati assassini
“morte ai vili!” la plebe gridò.
Deh non rider sabauda marmaglia
se il fucile ha domato i ribelli,
se i fratelli hanno ucciso i fratelli,
sul tuo capo quel sangue cadrà!
La panciuta caterva dei ladri,
dopo avervi ogni bene usurpato,
la lor sete ha di sangue saziato
in quel giorno nefasto e feral
Su piangete mestissime madri
quando oscura discende la sera
per i figli gettati in galera,
per gli uccisi dal piombo fatal.

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