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2 maggio 1963. Il delitto di Christa Wanninger.

Il delitto di Christa Wanninger, attricetta tedesca ventitreenne, tiene con il fiato sospeso l’opinione pubblica dell’Italia del boom economico. Il suo corpo viene ritrovato trafitto da 23 coltellate sul pianerottolo dell’appartamento di una sua amica in Via Emilia a due passi dal centro della dolce vita di Via Veneto.
Solo dieci anni dopo viene individuato in Guido Pierri, un pittore, il responsabile dell’omicidio. In casa sua si ritrova un diario con la descrizione del delitto. Pierri tuttavia viene condannato solo vent’anni dopo e in secondo grado. Seppure ritenuto colpevole, il pittore non è punibile perché secondo la corte, al momento del fatto, ha agito nell’incapacità di intendere e di volere.

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