Si dice a volte che «non c’è pace nemmeno per chi muore»… ma questa volta i problemi e i disagi, pur sempre legati ad un malaugurato evento, sono però per chi vorrebbe semplicemente continuare a vivere tranquillamente la sua quotidianità.
Succede che nel bel mezzo della via principale di Bibbiena Stazione, dove per fortuna ancora sopravvivono attività commerciali e negozi, dove abitano tante famiglie e che è comunque ancora una zona abbastanza animata, spesso contesto di eventi e occasioni di festa e ritrovo, si aprirà una Casa Funeraria.
Cercando informazioni sull’oggetto in questioni abbiamo trovato, non a caso su www.casefunerarie.it le seguenti notizie. «Per Casa Funeraria si intende una struttura privata, gestita da soggetti autorizzati allo svolgimento dell’attività funebre, nella quale, su richiesta dei familiari del defunto, sono ricevute, custodite ed esposte le salme di persone decedute presso le abitazioni private o le strutture sanitarie ed ospedaliere. Al suo interno è possibile procedere alla osservazione, alla composizione e alla vestizione della salma, all’imbalsamazione e alla tanatoprassi (trattamento «post-mortem», consiste nella cura igienica di conservazione del corpo dopo la morte, n.d.r.), alla custodia e all’esposizione del cadavere anche a cassa aperta, alle attività di commemorazione e di commiato del defunto».
Inoltre, per quanto riguarda i requisiti minimi che i locali dedicati dovrebbero avere, si possono individuare in questo elenco presente sullo stesso sito internet. «Il Servizio deve essere dotato di: – locale osservazione/sosta salme; – camera ardente; – locale preparazione personale; – servizi igienici per il personale; – servizi igienici per i parenti; – sala per onoranze funebri al feretro; – deposito materiale.»
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