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Sulmona. Chiude la Casa Funeraria in centro, resta il “consolo” per residenti e concorrenti.

La vicenda è andata “a morire” per esaurimento, ovvero perché la norma a cui si appellava la Casa funeraria in via Lear per aver aperto in una zona urbanisticamente non destinata, è scaduta. Legata cioè alle agevolazioni previste per il distanziamento dovuto al Covid e che permetteva alcune deroghe per due anni. Così nei giorni scorsi, dopo un sopralluogo fatto dalla polizia municipale, la stessa ditta di onoranze funebri ha inviato una comunicazione alla Asl nella quale annunciava la chiusura della Casa funeraria (non dell’attività di onoranze funebri) e contro cui avevano protestato gli inquilini del condominio e aveva fatto ricorso una società concorrente.
“E’ sorprendente che questa vicenda comunque ora passi solo come disputa tra imprenditori, tralasciando l’attenzione che si deve attribuire agli interessi di una comunità, non solo di quartiere, ed al rispetto delle regole urbanistiche, sanitarie e non – scrivono i condomini dello stabile -. Ricordo, in particolare, che parte della struttura funeraria è incassata sotto i volumi condominiali ed a fini privati di fatto è stato utilizzato un parcheggio pubblico, tutto fuori dai dettami normativi”.
La chiusura dell’attività di accoglienza delle salme sotto casa, d’altronde, potrebbe e vorrebbe essere ripresa dalla stessa azienda che ha avanzato l’ipotesi che i due anni di deroga scadano a partire dall’apertura dell’attività (avvenuta a maggio del 2021) e non a due anni dall’entrata in vigore della legge.

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