Fu il massimo protagonista del Risorgimento italiano. Il nucleo centrale del suo pensiero politico consiste in una salda concezione liberale da contrapporre alle teorie socialiste che iniziano a circolare nell’Europa del tempo. Il suo capolavoro politico rimane il convegno di Plombières, dove stringe accordi segreti con l’Imperatore francese Napoleone III e getta le basi di un’alleanza con la Francia rivelatasi in seguito di importanza fondamentale per la costruzione dello stato unitario.
L’obiettivo di Cavour è quello di creare un forte Stato nel Settentrione dell’Italia sotto la corona dei Savoia, con l’annessione della Lombardia e del Veneto. Con l’impresa di Garibaldi e dei Mille, favorita e sostenuta di nascosto, Cavour riesce a compiere il proprio progetto: l’unità d’Italia. Il 17 marzo 1861 il Parlamento proclama il Regno d’Italia e Vittorio Emanuele II suo Re, mentre Cavour viene confermato alla guida del governo. Muore pochi mesi dopo.