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Nasce Federcelebranti: “A nozze e funerali ci pensiamo noi”.

Cosa fa un celebrante in un funerale laico? Trova, ad esempio, le parole per dirlo, per ricordare la persona che non c’è più. Quelle parole che un figlio o una moglie ti sussurrano nel lutto, ma non riescono a pronunciare: chi era, cosa amava, cosa lo aveva reso felice. Noi li ascoltiamo, ricostruiamo vite e storie e senza simboli religiosi officiamo la cerimonia dell’addio“. Si sofferma sul senso profondo del linguaggio, Clarissa Bosford, inglese approdata in Italia 40 anni fa, per spiegare cosa è il suo particolarissimo lavoro (e quello di altri cento tra donne e uomini) che al posto di preti e sindaci celebrano matrimoni e funerali, battesimi, ma anche, perché no, divorzi e separazioni. Funzioni laiche di stampo anglosassone sempre più richieste nel nostro Paese, dove ormai il 71% delle nozze è di rito civile (erano il 36% nel 2008) i battesimi in netta discesa e i funerali non religiosi una tradizione che si sta radicando.

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