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Addio a Marino Golinelli, industriale farmaceutico e filantropo.

È possibile essere figlio di contadini, uscire dalla povertà grazie allo studio matto e felicissimo, iscriversi a farmacia all’università, fondare da zero una impresa, farne una multinazionale, diventare uno degli uomini più ricchi e riservati d’Italia, coltivare l’amore per l’arte e il collezionismo, avere sempre l’aria disincantata e l’ammirazione non invidiosa degli amici (e dei concorrenti) e, poi, alla fine di tutto questo, morire a 101 anni? Sì. È possibile. Con Marino Golinelli ci lascia un pezzo d’Italia.

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