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Morto Sergio Lepri, ex direttore dell’Ansa.

Ha guidato l’agenzia per quasi 30 anni, dal 1962 al 1990. Aveva iniziato la sua avventura nel giornalismo dirigendo a Firenze, fra il 1943 e il 1944, il giornale clandestino del Partito liberale. “Fare un giornale e distribuirlo a quei tempi significava rischiare la vita“, raccontava Lepri in occasione dei suoi 100 anni, ricordando gli anni della Resistenza come “un periodo formativo per una parte della mia generazione“. Poi l’esperienza al “Giornale del Mattino” a Firenze, dopo la quale lui, laico, è stato portavoce del democristiano Amintore Fanfani come presidente del Consiglio prima di approdare all’Ansa. Nato a Firenze il 24 settembre 1919, dopo l’ingresso nella Resistenza con l’adesione al Partito d’Azione e poi al Partito liberale; nel ’44 è già direttore nella sua città del giornale clandestino del Partito liberale “L’opinione”. Nel 1945 è redattore del quotidiano “La Nazione del popolo”, organo del Comitato toscano di liberazione nazionale, poi redattore capo del fiorentino “Giornale del Mattino”, il giornale vicino a Fanfani, per il quale è stato poi inviato speciale negli Stati Uniti e nell’Unione Sovietica e poi corrispondente da Parigi. Ma soprattutto dal 1961 al 1990 è stato il direttore responsabile dell’Ansa dove ogni redattore ha un ricordo particolare che lo lega a lui, sempre disponibile, ma insieme granitico nella sua integrità.

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