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Morto Sidney Poitier, leggenda di Hollywood.

È stato il primo afroamericano a vincere l’Oscar come migliore attore protagonista. Tra i suoi film più celebri “I gigli del campo”, “Indovina chi viene a cena” e “La calda notte dell’ispettore Tibbs”.
Figlio di contadini di un’isoletta delle Bahamas, a 16 anni era stato spedito dai genitori a Miami e poi a New York. Era nato su una barca in mezzo al mare mentre i suoi genitori portavano i pomodori a vendere al mercato. Dopo la solita trafila di umili lavori, piccola delinquenza ed un breve arruolamento nell’esercito americano, tenta la strada del teatro e va in scena a Broadway con una “Lisistrata” realizzata da una compagnia di soli neri.
Nel suo film d’esordio, “Uomo bianco tu vivrai” di Mankiewicz, ha la parte di un medico ingiustamente accusato dai razzisti di aver lasciato morire un suo amico. Longilineo, elegante, dai lineamenti sottili, Poitier è il classico nero che piace ai bianchi benpensanti, in qualche modo simile a loro, integrato, acculturato e addomesticato, anche se fieramente determinato a far valer i suoi diritti su un piano di completa uguaglianza. È forse anche per questa sua caratteristica che diventa l’emblema di una causa antirazzista combattuta da non violento con le armi del dialogo e della civiltà (tra i suoi punti di riferimento ci sono Gandhi e Nelson Mandela).
In “Indovina chi viene a cena?” e “La calda notte dell’ ispettore Tibbs”, i suoi maggiori successi, si trova di fronte a due diverse forme di razzismo: la prima, molto educatamente controllata, è rappresentata dalla coppia Spencer Tracy-Katharine Hepburn, genitori progressisti che si vedono arrivare a cena, con grande sorpresa, il fidanzato di colore della figlia; la seconda è invece incarnata dal truce sceriffo Rod Steiger con cui Poitier, ispettore di polizia, dovrebbe collaborare su un caso di omicidio.
Dopo il successo planetario di quest’ultimo film, Poitier sarà chiamato a interpretare lo stesso personaggio in due sequel. Anche se la sua notorietà è principalmente legata ai tantissimi ruoli di attore, Poitier è stato anche regista di una decina di film tra cui “Hanky Panky – Fuga per due”, una commedia mascherata da thriller con Gene Wilder.
Credente, progressista, ma mai rivoluzionario, il nero di Hollywood estremamente determinato nonostante le sue buone maniere ha spianato la strada del cinema americano a tutti gli attori di colore che si sono affermati dopo di lui.

fonte: ansa.it

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