Il cimitero monumentale di Bonaria riapre alle sepolture dopo 53 anni. Spazio per oltre mille urne, ma soltanto per le cremazioni. Il via libera è stato reso possibile grazie al restauro di 224 colombari curato da Comune di Cagliari e Soprintendenza.
La riapertura è stata annunciata nel corso di una conferenza stampa: presenti tra gli altri le assessore ai Lavori Pubblici e ai Servizi Cimiteriali Gabriella Deidda e Rita Dedola. “Una novità”, hanno spiegato, “che rientra nel progetto di valorizzazione del cimitero. Ci siamo resi conto che quello di Bonaria era l’unico monumentale senza sepolture”. E la frequentazione del cimitero, dopo lo stop del 1968, è andata via via diminuendo. Con conseguenze inevitabili: abbandono e degrado. Da qualche anno, però, è in corso un processo di valorizzazione. Decisivo il restauro dei colombari e di undici cappelle con un intervento da oltre un milione di euro.
Si prevede una corsa alle concessioni perché Bonaria è considerato un pezzo importante della storia di Cagliari: i costi dei cinerari familiari vanno da circa 2500 euro per quattro urne a 4800 per sei. Durata sessant’anni. La cremazione non è più un tabù: si registra una crescita di richieste del venticinque per cento. Le condizioni: occorre un preventivo consenso alla cremazione e il beneficiario della concessione deve essere residente a Cagliari. La prima sepoltura risale al 1829. Poi nel 1968 c’era stato lo stop. Ora la ripresa.
fonte: lanuovasardegna.it