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Riccione. Favori al titolare di pompe funebri in cambio di verdure e pasta.

Suggerivano ai familiari dei morti il nome delle pompe funebri alle quali rivolgersi per l’ultimo viaggio del proprio congiunto. Due necrofori dell’Ausl di Rimini, in servizio all’epoca dei fatti all’obitorio di Riccione, e il titolare di un’agenzia funebre, saranno processati a diverso titolo a partire dal 10 novembre prossimo. Il giudice dell’udienza preliminare ha disposto il rinvio a giudizio per i tre imputati, che si professano innocenti e sono convinti di potere chiarire tutto in aula. L’imprenditore, residente a Misano Adriatico, è accusato di corruzione in concorso con uno dei necrofori. L’altro necroforo deve rispondere di abuso d’ufficio.

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