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Roma. Sepolture al rallentatore: la Procura indaga sui cimiteri.

Aperta un’inchiesta sulla crisi delle sepolture nei cimiteri del Verano e Prima Porta. La Procura intende accertare quali siano state le cause dell’ingolfamento delle cremazioni e delle tumulazioni. L’ipotesi di reato formulata dagli inquirenti, che per ora non hanno proceduto a iscrizioni nel registro degli indagati, è omissione d’atti d’ufficio per non aver avviato e concluso entro i tempi previsti l’esame delle richieste avanzate dai singoli cittadini o dalle agenzie di pompe funebri. L’indagine parte da un presupposto: l’emergenza Covid-19 ha comportato un aumento del 30 per cento di lutti nella Capitale. Numeri che prima di tutto fotografano una tragedia epocale. Numeri che gli inquirenti terranno ben presente nell’analizzare le ragioni della crisi, soprattutto umana perché alla sofferenza del lutto si è sommata quella del limbo in cui sono rimasti familiari e amici in attesa del giorno della sepoltura. I pm hanno delegato le indagini alla Squadra Mobile. Per chiarire le cause del rallentamento delle sepolture, saranno esaminate 600 pratiche lavorate prima dello scorso aprile, quando EFI (Eccellenza Funeraria Italiana) ha presentato l’esposto da cui è nata l’inchiesta.

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