Aveva lasciato precise indicazioni su come avrebbe voluto fare il suo ultimo viaggio. Ed ecco che, per le vie di Dublino, la sua bara è sfilata fino al cimitero su un vero carro funebre bicicletta trainato da suo fratello e seguito da decine di persone in bici. Erano queste le ultime volontà di Paddy Cahill, filmaker e appassionato ciclista, nonché difensore di una filosofia di vita in bicicletta, spentosi a 44 anni dopo una lunga malattia.
Diceva di essere interessato fortemente alle storie delle persone e di amare la bicicletta perché consente un passo piacevole e perfettamente adatto alla conversazione. E sono proprio delle amabili conversazioni i suoi documentari, visibili sul sito cyclingwith.com. Al giornale che ha divulgato la storia del suo funerale, anni fa aveva detto: “Ci sono un sacco di buone ragioni per andare in bicicletta, sia sociali che individuali, ma io non pedalo per ragioni di salute o di ambiente. Vado in bici perché è il modo più veloce e più conveniente per andare in giro e mi rende felice”. E sicuramente l’avrà reso felice anche in questa ultima pedalata terrena.