Su un noto portale di news dedicate al comparto funerario e cimiteriale, in un articolo in cui veniva raccontato di come fossero i Carabinieri a recuperare le urne funerarie dei bergamaschi cremati in altre località, abbiamo letto una dichiarazione attribuita al Comandante Provinciale dell’Arma Paolo Storoni in cui lo stesso avrebbe testualmente detto: “Ce ne stiamo occupando noi perché credo sia un gesto di vicinanza, una carezza in più alle famiglie dei morti. Abbiamo deciso di riportare le urne alle famiglie anche per evitare che alcune pompe funebri, scorrette, possano arricchirsi ulteriormente…”.
È una affermazione molto grave che getta pesante discredito sulle Onoranze Funebri della città orobica che, in questo particolare frangente, hanno davvero gettato il cuore oltre l’ostacolo sacrificando anche fra le proprie fila delle vite umane pur di svolgere al meglio la fondamentale funzione sociale alla quale sono da sempre chiamate.
Superato l’inevitabile immediato sconcerto determinato da tali rivelazioni, è stata sufficiente una banale verifica per scoprire che mai il Colonnello Storoni, che in altra parte dell’articolo incriminato viene “degradato” a maresciallo, si sarebbe lasciato andare ad una simile esternazione.
E alle parole di un Ufficiale dell’Arma è doveroso credere!
A questo punto ci domandiamo per quale motivo una testata così autorevole abbia voluto denigrare l’imprenditoria funeraria privata. Forse perché a differenza del settore pubblico, che qualche carenza ha manifestato, ha dimostrato anche in questa circostanza il proprio valore e le proprie capacità.
Attendiamo fiduciosi una spiegazione coerente o le doverose scuse!
Carmelo Pezzino
Direttore TGFuneral24