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“Il business del caro estinto”: a Messina servizi cimiteriali in mano alle stesse ditte da 50 anni. De Luca: “I cimiteri sono un affare. Ma nessuno vede, sente e parla” .

Il sindaco di Messina: “il Comune dovrebbe incassare almeno un milioni di euro l’anno di canone dalle imprese concessionarie. Dove vanno a finire questi soldi?”
I cimiteri sono un affare? A Messina pare di sì“-parole del sindaco della città dello Stretto, reduce da un nuovo blitz al Gran Camposanto. Stamattina De Luca accende i riflettori sulla gestione di alcuni servizi cimiteriali, che sarebbero appannaggio delle stesse imprese da oltre mezzo secolo: “Pare che, ad esempio, le entrare annue del canone per le luci votive o perpetue siano di appena 60 mila euro per tutti i diciassette cimiteri urbani“.
Il sindaco per rendere meglio l’idea fa un paragone con il Comune di Fiumedisi, che conta circa mille abitanti e che incassa circa 10 mila euro annui: “Quindi a Messina, fatte le dovute proporzioni, il comune non dovrebbe incassare almeno un milioni di euro l’anno di canone dalle imprese concessionarie? Dove vanno a finire questi soldi?“- domanda il sindaco. De Luca ha già dato incarico all’essessore Minutoli di “scoperchiare queste situazioni” e ha chiesto al neo direttore generale Rossana Carrubba di procedere all’avvio delle gare d’appalto al miglior offerente, dopo aver stabilito le relative tariffe dei servizi in Giunta. Sembrerebbe infatti  che finora le tariffe siano state arbitrariamente stabilite dalla imprese che gestiscono il servizio. “Come mai finora nessuno ha fatto niente?”-domanda De Luca.

fonte: strettoweb.com

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