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Usa. Approvato l’uso di resti umani come concime.

Lo stato di Washington ha ufficialmente reso legale la trasformazione dei resti umani in concime per il terreno attraverso un procedimento specifico. L’ordine, firmato dal governatore Jay Inslee, permetterà alle imprese di proporre, oltre alla cremazione e alla più tradizionale sepoltura, anche questo nuovo servizio: la trasformazione del cadavere in “un prodotto utile per l’ambiente”. Questa tecnica prevede di inserire il corpo in un’apposita capsula insieme a sostanze organiche quali erba medica, segatura e paglia. Dopo il processo di “riduzione organica naturale” i parenti del defunto possono ottenere, secondo gli inventori, “fino a due carriole di terriccio di qualità”. La trasformazione dura al massimo 30 giorni. Il materiale ottenuto potrà poi essere riportato alla natura secondo lo stesso principio che regola lo spargimento delle ceneri dopo la cremazione oppure potrà essere utilizzato come concime, per esempio per piantare un albero.
I sostenitori di questo metodo lo promuovono come l’alternativa più ecologica alle tecniche di sepoltura tradizionali. Seppellire le bare nel terreno, infatti, presenta molti svantaggi per l’ambiente, i più evidenti dei quali sono l’inquinamento della terra e delle acque sotterranee e le enormi superfici occupate dai cimiteri e destinate a espandersi. Anche la cremazione è considerata dannosa per l’ambiente in quanto provoca l’emissione di anidride carbonica e particelle solide nell’atmosfera. Inoltre il nuovo metodo sarà più economico e, quindi, più accessibile ai cittadini. Il prezzo, infatti, non sarà superiore a 5 mila dollari, mentre una sepoltura tradizionale in genere ne costa agli americani almeno 7 mila.
La legge entrerà in vigore a maggio 2020 e nello stesso periodo vicino alla capitale dello stato, Olympia, è in programma l’apertura del primo centro che offrirà il servizio. La nuova tecnica è la seconda alternativa alla cremazione e alla sepoltura tradizionale permessa negli Stati Uniti, dopo la “liquefazione”, che prevede lo scioglimento chimico dei cadaveri ed è permessa in 19 stati.

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