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Donna investita tra le tombe al cimitero.

È stata investita in un luogo dove tutto ci si può aspettare tranne che essere travolti da un’autovettura: il cimitero. L’incredibile episodio, fortunatamente senza gravi conseguenze per la vittima, è avvenuto domenica scorsa, 7 aprile, nel camposanto comunale di Manduria. La sfortunata protagonista che è finita in ospedale, G.M. di 34 anni, era andata a trovare i defunti in compagnia del padre quando è accaduto l’impensabile per quel contesto.
L’incidente è avvenuto nella parte nuova del cimitero dove i larghi viali permettono il transito di macchine ma solo per operazioni di servizio come la raccolta dei rifiuti o il trasporto di materiale di edilizia. In effetti non si conoscono le ragioni che hanno permesso la presenza della macchina guidata da un anziano signore con la moglie affianco.
Secondo il racconto della trentaquattrenne ferita, l’utilitaria le sarebbe sopraggiunta alle spalle e l’avrebbe presa in pieno se per istinto non si fosse spostata di lato urtando di striscio la carrozzeria e cadendo rovinosamente su una tomba a pozzo. Aiutata dal padre si è poi rialzata riuscendo a fotografare l’autovettura che incurante di ciò che era avvenuto stava proseguendo la sua corsa come se nulla fosse accaduto. In effetti il guidatore quando è stato raggiunto dal padre della vittima, avrebbe cercato di minimizzare l’accaduto rifiutandosi di riconoscere l’imprudenza e di conseguenza il danno.
Dopo una breve discussione, la donna è stata soccorsa da suo padre che l’ha accompagnata con la propria autovettura all’ospedale cittadino. Al pronto soccorso i sanitari che l’hanno visitata hanno riscontrato dei traumi contusivi alla caviglia e al polso di sinistra e la distorsione della spalla sinistra. Dopo gli accertamenti del caso, la trentaquattrenne è stata dimessa con una prognosi di sei giorni salvo complicazioni. L’episodio avrà sicuramente un seguito perché la signora ferita e suo padre hanno intenzione di rivolgersi ad un legale per ottenere ristoro dei danni subiti. Per questo porteranno come «prova» la foto della macchina investitrice con il numero di targa dalla quale risalire al proprietario.

fonte: lavocedimanduria.it

 

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