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Roma. L’epitaffio sulla tomba di Aldo Fabrizi che strappa un sorriso: “Fu tolto al mondo troppo al dente”.

Anche sulla sua tomba, Aldo Fabrizi non ha rinunciato a farci ridere. L’attore e regista, scomparso a 84 anni il 2 aprile del 1990,ha voluto che sulla lapide, all’interno della cappella di famiglia nel cimitero del Verano, fosse incisa la chiusa di un suo sonetto intitolato “Er mortorio”, in cui immagina i suoi funerali e chiede agli amici e ai familiari di ricordarlo con un banchetto, con gioia e senza tristezza, dando spazio al piacere della gola e dei sensi: “E su la tomba mia, tutta la gente ce leggerà ‘sta sola dicitura: tolto da questo mondo troppo al dente”. Il singolare epitaffio scelto da Aldo Fabrizi per la sua tomba ricorda due grandi passioni dell’attore: la prima la cucina, a cui univa quella per il sonetto. Appassionato di gastronomia, e in particolare di pastasciutta, ha dedicato al mangiare e ai suoi piatti preferiti diversi versi in rima in romanesco.

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