Emergenza sepolture al cimitero dei Rotoli. Sono 190 i feretri in custodia accatastati nella camera mortuaria di Vergine Maria: un numero destinato a salire nei prossimi giorni, in assenza di nuovi spazi nei campi d’inumazione. “Per almeno un mese sarà così”, tagliano corto dall’ente cimiteriale. “Non potremo garantire seppellimenti nella “nuda terra” sino ad inizio febbraio”. Per risolvere il problema della carenza di sepolture è necessario attendere che vadano in scadenza 20 dei 140 campi inumazione, una rotazione ciclica che avviene ogni sei anni. Prima di allora, i feretri resteranno all’interno del deposito. Ma sarà una soluzione “tampone”, poiché l’unica alternativa a contrastare l’emergenza è la realizzazione del nuovo cimitero. E ancora la realizzazione di un nuovo forno crematorio che sostituisca l’attuale, creato nel 1998 e soggetto a continue interruzioni. Nel 2018 il Comune di Palermo ha garantito 4.200 seppellimenti e 1.174 cremazioni. Ad aggravare la già critica situazione, da domani si aggiungerà un ulteriore disservizio: gli operai Reset che si occupano dei seppellimenti e di tutti gli altri interventi, lavoreranno sino a mezzogiorno e un quarto (come prevede il contratto), non più sino alle 14. Il Comune di Palermo non potrà pagare gli straordinari e, pertanto, ci sarà una riduzione delle ore. E monta subito la protesta di qualche impresario funebre: “A mezzogiorno sarà sospesa ogni attività e sarà rimandata all’indomani, con un conseguente ulteriore disagio per chi ha subìto un lutto”.
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