È morto tre giorni prima di compiere 84 anni Carlo Maria Maggi, medico veneziano al centro delle indagini sulle stragi di matrice neofascista compiute nel quadro della cosiddetta «Strategia della tensione». Nel 2017 fu condannato in via definitiva per la strage di piazza della Loggia a Brescia, episodio in cui morirono otto persone il 28 maggio 1974. Medico di base nell’isola della Giudecca a Venezia, è deceduto nella propria abitazione. Responsabile della cellula veneta di Ordine Nuovo, aveva militato nel Msi, partito da cui fu espulso alla fine anni ‘60 per i suoi presunti legami con il cosiddetto «terrorismo nero». Più volte colpito da ordine d’arresto, era stato condannato a 12 anni di carcere per reato associativo nel processo per la strage di Peteano (31 maggio 1972) mentre nel 1988 aveva subito una condanna a nove anni per ricostituzione del partito fascista.
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